Appalto gestione di Casa Serana, la proposta del gruppo politico della Fos

27 luglio 2023 | 19:10
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Appalto gestione di Casa Serana, la proposta del gruppo politico della Fos

Sottoporremo ai candidati sindaci i tre percorsi alternativi per garantire la gestione pubblica

Sanremo.Come gruppo di cultura politica delle Federazione Operaia Sanremese non ci siamo affatto stupiti  che l’Amministrazione Biancheri, dopo la fallimentare operazione della vendita, non sia stata in grado  di predisporre (dal punto di vista politico, giuridico, finanziario e gestionale) un progetto che andasse  oltre il semplice affidamento, ad un soggetto privato, della R.S.A. e della R.P. di Poggio”. A dichiararlo, in una nota, è Claudio Caviglia a nome del gruppo cultura politica delle Fos.

“Nell’incontro avuto (il 22 febbraio 2023) con il vicesindaco nonché assessore alle Politiche Sociali e  la Segretaria Generale del Comune, ritenemmo utile la possibilità di una soluzione ponte (quindi un  appalto breve: di alcuni anni) ma contenuta all’interno di un progetto complessivo a medio e lungo  termine. In quell’incontro, relativamente al medio e lungo termine, prospettammo (come principale opzione)  la realizzazione, tramite la Fondazione “Borea-Massa”, di una Azienda pubblica dei servizi alla  persona (Asp di cui in Regione Liguria ne sono attive una decina). 

Rispetto al bando di gara, pubblicato all’Albo del Comune il 29 giugno 2023, come Gruppo della FOS  nell’evidenziare ancora una volta l’assenza di un progetto complessivo a lungo termine; prendiamo  atto che nel bando non sono presenti elementi che possono pregiudicare il futuro e nello stesso  tempo evidenziamo tre elementi positivi: 

il primo, il Comune mantiene la titolarità della struttura e dell’accreditamento; il secondo, riguarda gli strumenti di controllo per la qualità del servizio, di cui il Comune si riserva  la facoltà di individuare il Direttore dell’esecuzione; 

il terzo, la definizione dei posti letto (88 di R.P. e 73 di R.S.A. Per un totale di 161) anche se il  massimo dei posti letto stabilito nel bando è di 121. 

Complessivamente si tratta di una soluzione a breve-medio termine, dato che non indica  alcun obiettivo definito per il lungo termine. Sostanzialmente l’Amministrazione Biancheri  (dato anche l’avvicinarsi della scadenza del mandato) assicura: 

il Servizio in essere e un suo possibile incremento fino a 121 posti letto; un lasso di tempo (fino alla fine del 2026) sufficiente per scelte più coraggiose. 

Si tratta di una operazione di buon senso e poi, di fatto, rimanda ad altri Amministratori (quelli  che ci saranno dalla seconda metà del 2024) una progettualità più a lungo termine; ma nulla a  che vedere con il tanto sbandierato annuncio: 

vogliamo realizzare una partnership importante con un soggetto privato. 

Rispetto a questa importante infrastruttura sociale del Comune di Sanremo, la posizione del  Gruppo della FOS è nota da tempo: 

1) mantenere “Casa Serena” nell’ambito del pubblico seppur nell’accezione allargata; 2) verificare tutte le possibilità di integrazione/collaborazione con la Fondazione “Borea-Massa” (il  cui CdA viene nominato dal Comune, come successo qualche settimana fa) al fine di avere a  Sanremo un importante Polo Residenziale Assistito con un forte riferimento pubblico: il Comune  di Sanremo;

3) trovare gli investimenti che servono per rendere funzionale, nonché attraente, l’intera struttura  (fino a 161 posti letto) e non solo parte di essa; 

4) ridurre fino ad azzerare il deficit di “Casa Serena” sul Bilancio comunale. 

Tutto questo è realizzabile solo se si mettono in campo percorsi impegnativi e una  progettualità a lungo termine. 

A nostro avviso i percorsi virtuosi, per il lungo termine, sostanzialmente sono tre: 

il primo, realizzare tramite la Fondazione “Borea”-”Massa” una Azienda pubblica per i servizi alla  persona (Asp) di cui il Comune diventa socio controllante. Questo consente di accedere a  finanziamenti pubblici; 

il secondo, mettere “Casa Serena” nella disponibilità di una partecipata del Comune, il che significa una gestione manageriale puntuale e finanziamenti importanti da parte della partecipata  e di altri soggetti pubblici (Regione, Stato, Europa); 

il terzo, dato che più volte è stato evocato una partnership importante con il privato, questa  possibilità è credibile solo se il Comune predispone un progetto a lungo termine (per gli anni che  servono) in cui il soggetto privato, gestore del servizio e della struttura, si fa carico degli  investimenti che necessitano per rendere l’intero compendio funzionale ed attrattivo. 

Una partnership vera consentirebbe: 

  1. a) di fornire un servizio adeguato; 
  2. b) di avere una gestione che non produca deficit; 
  3. c) di mantenere nelle mani del Comune l’immobile oltre alla titolarità dell’accreditamento; d) un aumento del valore economico della struttura. 

Per concludere, dopo il disastroso tentativo di vendita, un passo avanti è stato fatto ma  trattandosi di una soluzione (un appalto per 3 anni seppur prorogabile per altri 3) che non ha un  respiro di lungo periodo, sarà nostro compito sottoporre ai candidati sindaci per il Comune  di Sanremo alle elezioni amministrative del 2024 i tre percorsi sopra esplicitati.“, – conclude Caviglia -.