Agguato a colpi di fucile a Sanremo, cinque condanne

14 luglio 2023 | 17:27
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Agguato a colpi di fucile a Sanremo, cinque condanne

I fatti in strada degli Olandesi il 18 giugno dello scorso anno

Imperia. Il gup di Imperia Massimiliano Botti ha comminato oggi cinque condanne (nelle forme del rito abbreviato) in primo grado per l’agguato con il fucile, ai danni di M.V. e O.S., messo a segno il 18 giugno del 2022, pochi minuti prima dello scoccare della mezzanotte, in strada degli Olandesi a Sanremo, per motivi che sarebbero legati alla mancata restituzione di una collana.

Condannato alla pena più alta (2 anni e 6 mesi di reclusione) Riccardo Berrica, 20 anni, difeso dall’avvocato Carola Matta. Seguono le condanne a 1 anno e 6 mesi di Angelo Bonfiglio, 57 anni (avvocato Salvatore Sciortino); a un anno di reclusione ciascuno Ferrnando Shemuni, 36 anni (avvocato Cristian Urbini); Klodian Kola, 33 anni (avvocato Luigi Patrone) e Serxhio Kola, 27 anni (avvocato Mario Ventimiglia). Erano tutti accusati di lesioni gravi, aggravate dall’uso del fucile, e dalla premeditazione.

Le due vittime, M.V. e O.S., erano state raggiunge da due colpi di fucile caricati a pallini e avevano riportato ferite guaribili, rispettivamente, in sessanta e venti giorni di prognosi. I cinque sono stati tutti rimessi in libertà: Shemuni e Klodian che erano in carcere; Berrica e Bonfiglio ai domiciliari e Serxhio, colpito dal divieto di dimora in tutti i Comuni della provincia di Imperia.

Molto più alte le richieste di pena. Il pm aveva infatti chiesto 5 anni e 6 mesi per Berrica; 4 anni e 2 mesi per Bonfiglio e 3 anni e 6 mesi per i tre albanesi coinquilini. I cinque vennero arrestati dai carabinieri, dopo indagini lampo grazie alla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza, all’analisi dei tabulati e alle intercettazioni telefoniche delle persone coinvolte.

La ricostruzione. Gli investigatori hanno così accertato che i cinque si erano fermati a bordo strada su un furgoncino Fiat Doblò, condotto da Bonfiglio. Qui, secondo quanto ricostruito, avrebbero atteso l’arrivo dello scooter (un Yamaha TMax) con in sella M.V. e O.S., che viaggiavano in direzione opposta al furgone. All’arrivo del due ruote, dal retro del furgone uscì uno dei cinque arrestati (dalle immagini non si vedrebbe l’autore degli spari) che esplode i due colpi di fucile calibro 12. M.V. riportò una ferita all’arto superiore sinistro, alla regione scapolare e al gluteo destro; mentre O.S., un trauma da corpi estranei all’arto superiore sinistro. L’iniziale arresto per tentato omicidio in concorso venne poi riqualificato in lesioni gravi. Sembra che O.S. avesse dovuto restituire la collana a Berrica.