Volano gli stracci nel Partito Democratico imperiese: segreteria e consiglieri comunali ai ferri corti: “Ci rallegriamo della manifestazione di esistenza del segretario di circolo del PD”

Dopo il comunicato della segreteria non si è fatta attendere la dura replica dei consiglieri Laura Amoretti, Deborah Bellotti ed Edoardo Verda
Imperia. Non accennano a placarsi le polemiche interne al Partito Democratico di Imperia; dopo il comunicato stampa con il quale la segreteria di partito prendeva le distanze dalle scelte fatte dai consiglieri durante il primo consiglio comunale, non si è fatta attendere la dura replica dei consiglieri Laura Amoretti, Deborah Bellotti ed Edoardo Verda:
“Ci rallegriamo della manifestazione di esistenza del segretario di circolo del PD, Massimiliano Cammarata, lo ricordavamo per la sua ultima uscita pubblica impegnato ad invitare al voto disgiunto a favore dell’attuale primo cittadino.
Cogliamo pertanto l’occasione per chiedergli di non coinvolgerci nelle lotte intestine che hanno caratterizzato il suo mandato, frutto di un modo di intendere e gestire la politica che non ci appartengono, nei contenuti e nei metodi.
Troviamo surreale che il segretario non abbia scritto nemmeno una riga a commento del voto (unica formazione politica silente fra quelle che hanno partecipato alle elezioni), non abbia convocato i consiglieri neo eletti ne’, a quanto ci risulta, il direttivo cittadino, e si palesi, motu proprio, all’indomani del primo Consiglio Comunale, per alimentare polemiche inutili criticando l’operato di quei consiglieri che ha ignorato per settimane.
Come consiglieri del PD, con le nostre azioni, cerchiamo di interpretare al meglio la volontà e la sensibilità dell’elettorato del Partito Democratico, ricordando che siamo stati eletti con il sostegno di centinaia di donne e uomini che hanno chiesto un profondo rinnovamento nelle persone e nei metodi.
Il nostro comportamento in aula, ai sensi della Costituzione, non è soggetto a vincolo di mandato; tuttavia saremmo volentieri disponibili a coordinarci con una segreteria del Partito Democratico autorevole e rappresentativa, che pensi a lavorare sui temi amministrativi che interessano alla città, ma non certamente con chi continua, anche dopo le elezioni, ad avere come unico obiettivo gli equilibri di forza interni al partito.
Per cinque anni saremo questo e non altro, se ne faccia una ragione”.