Matrimonio politico

Ventimiglia, duro confronto tra Parodi e i partiti, ma il frontaliere rilancia: «Ho fiducia nel sindaco»

Poche ore prima, sui social, Parodi aveva usato espressioni del tutto diverse, dichiarando: «La maggioranza comincerà da subito azzoppata»

Roberto Parodi candidato sindaco

Ventimiglia. Dopo un duro confronto ieri sera con i partiti del centrodestra, in seguito al quale Roberto Parodi, candidato sindaco nella passata tornata elettorale, ed eletto successivamente consigliere comunale dopo l’apparentamento con l’attuale sindaco Flavio Di Muro, a calmare gli animi è stato lo stesso onorevole, che oggi ha incontrato il rappresentante dei frontalieri.

«Oggi mi sono confrontato con il sindaco che mi ha ribadito l’intenzione di darci piena considerazione alla pari di tutte le altre forze politiche che hanno vinto le elezioni – dichiara Parodi -. Ho fiducia nel sindaco e ci rivedremo nei prossimi giorni per fare una analisi più approfondita in attesa del primo consiglio comunale, dove illustrerò cosa intendo fare a favore della mia categoria nell’amministrazione comunale».

Dichiarazioni del tutto diverse da quelle scritte ieri sui social al termine dell’accesa discussione con i partiti per la formazione della giunta. Parodi, in un post del profilo Facebook “Tom Perez”, infatti, aveva scritto: «Aggiungerei che forse qualcuno possa passare all’opposizione e forse non solo. Pensa che se per caso si aggiungesse un terzo si va a casa tutti. Ci sarà da divertirsi nei prossimi giorni». E ancora: «Per sentito dire ci sono due trombati, perché non hanno mantenuto i patti. Di questi due, uno ha già dichiarato di andare all’opposizione, non pubblicamente, ma è questione di ore. Tra l’altro fanno riferimento alla stessa area anche se separati in questa elezione. Poi ce n’è un altro che ha espresso il suo malcontento e non è escluso che non faccia un passo dall’altra parte. Comunque la maggioranza comincerà da subito azzoppata». Parlando in terza persona, Parodi ha anche scritto: «Uno di questi non è un politico, non ha mai fatto politica ma guarda solo una parte della sua categoria. Se questo viene a mancare non ha più ragione di stare da una parte o dall’altra, non ha problemi di partito. La sua poltrona, che gli spettava, l’avrebbe data a un altro più competente e preparato e non ha nulla da perdere. Il suo scopo lo ha ampiamente ottenuto, che è quello di avere la fiducia di un migliaio persone, se si contano anche i voti che gli hanno annullato. Non deve fare carriera politica, ed è una persona semplice, un lavoratore e, a breve, pensionato».

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