Team building e corso di rafting, Asl1 fa chiarezza

29 giugno 2023 | 19:39
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Team building e corso di rafting, Asl1 fa chiarezza

«Si tratta di percorsi formativi complementari rispetto al Piano Formativo aziendale per la formazione del personale»

Imperia. «È bene innanzitutto evidenziare che questo tipo di proposta di team building fa parte di un pacchetto complessivo che include percorsi in aula e outdoor. Quella del rafting è dunque una delle attività di un articolato progetto formativo che l’Azienda sta portando avanti». Lo precisa l’Asl1 Imperiese in merito alla notizia diffusa sui social secondo la quale l’azienda sanitaria spenderebbe 700 euro per un corso di rafting.

A portare il “caso” all’attenzione dei cittadini, è stato il consigliere regionale Ferruccio Sansa, che su Facebook ha denigrato l’iniziativa di Asl1, accusando l’azienda sanitaria locale di spendere «risorse pubbliche per fare squadra tra i dirigenti», invece di investirle per problemi più gravi, quali la carenza di medici. «Dopo i 200mila euro per la campagna di prevenzione con il volto di Carla Signoris ecco altri soldi pubblici mal amministrati: 700 euro – poca roba, ma un simbolo – per gettare medici e dirigenti giù da un torrente – ha scritto Sansa -.È una situazione inaccettabile. Le risorse vanno investite per la salute delle persone e non essere sperperate in iniziative discutibili. In Liguria i soldi della sanità sono spesi per mille cose. Tranne che per curare».

Ma la risposta dell’Asl1 è stata celere: «Nello specifico, i Direttori che parteciperanno alla formazione outdoor pagheranno in proprio il corso, senza quindi gravare sul bilancio di Asl 1.

Onde evitare facili confusioni si evidenzia poi che si tratta di percorsi formativi complementari rispetto al Piano Formativo aziendale per la formazione del personale a stretto supporto della direzione strategica attraverso le tecniche del team building, atte ad una migliore sinergia e collaborazione in ambito lavorativo, percorsi ampiamente impiegati sia nel pubblico che nel privato da anni in Italia e all’estero».

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Si ricorda infine che l’attività di team building outdoor ha quale intento il fare squadra – conclude l’Asl – Ma soprattutto è un percorso formativo alternativo all’aula utile a scatenare dinamiche interattive, di condivisione, di strutturazione di modalità comunicative e lavorative integrate ed interscambiabili per aggregare e insegnare dinamiche di gruppo fondamentali per la corretta interazione tra la direzione strategica e le strutture organizzative aziendali».

La risposta dell’azienda non ha soddisfatto i sindacati, che sono entrati nel merito della querelle. In una nota, a firma di Fp Cgil, si legge: «Stiamo prendendo in giro i lavoratori. Tutti quei lavoratori che continuano a lavorare senza sosta e magari in alcuni casi, ancora non conoscono se i progetti proposti dai rispettivi servizi verranno rispettati. Progetti scelti per valorizzare il lavoro e l’assistenza ai cittadini da mesi presenti sulle scrivanie dei dirigenti, ancora mancanti di firma. Turni incentivati per salvaguardare l’organizzazione di alcuni servizi, dove i lavoratori privandosi della giornata di riposo in modo volontario danno la propria disponibilità nel rientrare in servizio vengono negati. Turni incentivati per abbattere le liste di attesa sempre con la volontarietà dei lavoratori, vengono negati o comunque tardati nell’essere concessi. Scoprendo poi che progetti di carattere ludico per dirigenti ricevono un immediato assenso».