Sanremo ferma i carri? Concorso di installazioni al posto della sfilata
I sindacati del commercio chiedono all’assessore al Turismo la conferma del budget di 400 mila euro e nessuna marcia indietro. Faraldi: «Contest statico diffuso per rilanciare la manifestazione e spalmarla su più giorni»
Sanremo. «Credo sia giusto che l’amministrazione comunale discuta insieme alle associazioni di categoria dell’organizzazione della prossima edizione del corso fiorito, valutando bene costi e benefici per la città e il tessuto commerciale, prima di arrivare a prendere una decisione definitiva sul suo destino». E’ questo il quesito che l’assessore al Turismo e Manifestazioni Giuseppe Faraldi ha posto stamattina sul tavolo della terza commissione consigliare, convocata a Palazzo Bellevue su richiesta delle opposizioni di centrodestra (interpellanza a firma di Luca Lombardi di Fratelli d’Italia) per affrontare il tema Sanremo in Fiore in vista della scadenza fissata a marzo 2024.
Riproporlo nella sua versione tradizionale oppure, a distanze di tre anni dall’ultima edizione pre Covid, scegliere di archiviare definitivamente il corso fiorito in favore di un nuovo evento spalmato su più giorni, diffuso nel centro città, sempre targato “Sanremo in Fiore”. Come accaduto quest’anno, quando in corner la manifestazione è stata rivisitata di fronte alle difficoltà emerse che hanno portato i carristi di Ventimiglia a tirarsi indietro a poche settimane dal via. Questo il dilemma.
«Abbiamo un progetto per sviluppare Sanremo in Fiore senza i carri, trasformando il concorso dinamico in un concorso statico di installazioni diffuso nelle piazze, sempre a tema – ha aggiunto Faraldi -. Il corso fiorito costava al Comune 400 mila euro, di cui 100 mila solo per il sabato delle bande. La nuova Sanremo in Fiore realizzata quest’anno è costata un quarto, circa 100 mila euro, compreso il contributo di 20 mila euro della Camera di Commercio. La ricaduta sulla città e la visibilità offerta dalla Rai con lo speciale di Linea Verde sono state più che soddisfacenti. La mostra al Forte di Santa Tecla da sola ha visto oltre 8 mila presenze certificate. La puntata di Linea Verde ha fatto registrare 2,5 punti di share in più rispetto a quella trasmessa nell’ultima edizione dei carri del 2019. A fronte di questi dati si tratta di capire, tutti insieme, se conviene tornare alla vecchia concezione di Sanremo in Fiore o investire su un evento rinnovato e magari più equilibrato in termini di costi benefici», – ha concluso l’assessore -.
«Il fiore non ha età e piace a tutti, per noi è fondamentale che sia valorizzato al massimo. C’è grande differenza di vedute tra gli operatori. Chi è più legato alla tradizione e chi ha apprezzato la nuova formula», – ha esordito, per le categorie, Sergio Scibilia di Confesercenti -. Sempre Scibilia: «Chiediamo la conferma dello stanziamento di 400 mila euro su Sanremo in Fiore, anche qualora dovessero essere archiviati i carri. Non vogliamo che la manifestazione venga sostanzialmente declassata per ragioni di risparmi».
«Gli associati di Confcommercio non vogliono perdere i carri. Sono anni che si ragiona di ampliare la manifestazione su più giorni. Il corso fiorito deve essere l’evento clou di un programma diffuso come quello di quest’anno», – ha aggiunto Andrea Di Baldassarre, presidente cittadino del sindacato -. «Spiacerebbe perdere una manifestazione storica come questa che ha un impatto nazionale. Vero è che i tempi cambiano. La motivazione per cui non sono stati fatti quest’anno era di natura logistica più che economica. Ripartiamo ricreando nuovamente le condizioni affinché tutti i comuni possano partecipare», – ha proseguito Marco Sarlo, ex assessore al Turismo al tempo dell’ultima edizione del corso fiorito, esponente di Federturismo -.
Tra i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione presenti oggi i pareri erano contrastati. C’è chi, come la consigliera Lia Motta e il capogruppo di Sanremo al Centro Marco Viale, ritiene che il corso fiorito sia una manifestazione da svecchiare, che per la Rai non ha più appeal. Mentre per Ethel Moreno e i consiglieri di minoranza Lombardi, Patrizia Badino (Forza Italia) e Andrea Artioli (Liguria Popolare), i carri sono un evento imprescindibile che fa parte della storia della Città dei fiori.