Riforma Provincia, presidente Scajola: «Dobbiamo avvicinarci di nuovo al territorio. La politica è molto lontana»
Monesi? «Mettiamo insieme un po’ di Enti e compriamoci la montagna così abbiamo il titolo per investire e smetterla con le chiacchiere»
Imperia. Si torna a parlare di rendiconto di gestione in consiglio provinciale con le prime indicazioni degli obiettivi che saranno finanziati con l’oltre milione e cinquecento mila euro dell’avanzo vincolato, destinati a: lavori scolastici Istituto Fermi, lavori Polo Universitario per Spazio Calvino, lavori qualificazione palazzo provincia, lavori area ex bociofila, piano riqualificazione energetica, acquisto per banchi scolastici.
Come afferma il presidente Claudio Scajola: «E’ un buon rendiconto di gestione che ha dato segnali positivi perché abbiamo avuto molte più entrate, con cui riusciremo a rispondere meglio alle esigenze della Provincia. Punteremo molto sulle strade e sulle suole su cui abbiamo investito quest’anno per circa 8 milioni ma c’è ancora molto da fare».
Per quanto riguarda le variazioni di bilancio, saranno circa 1.700mila euro i fondi destinati dalle entrate degli autovelox che andranno a finanziare la manutenzione delel strade e l’acquisto di nuove strumentazioni e mezzi per la polizia provinciale.
Novità anche per quanto riguarda l’Ente Provincia in quanto si avvicina la nuova riforma della stessa e che vedrà il presidente Scajola impegnato a Roma nella riunione nazione UPI: «E’ necessario che la Provincia abbia competenze più chiare e diverse elezioni per i propri organi. Dobbiamo a avvicinarci di nuovo al territorio da cui la politica è molto lontana. E’ giusto dare spazio direttamente agli elettori. Abbiamo abbandonato i piccoli comuni che la provincia segue da sempre come dovere istituzionale: dobbiamo recuperare in questa riforma le competenze che servono per avvicinarci ai territorio».
Durante il consiglio provinciale il consigliere Domenico Abbo ha tirato in ballo l’annosa questione di Monesi sui cui il presidente Scajola ha replicato: «Se ne parla sempre senza dire niente. Nel nostro piccolo abbiamo riaperto la seggiovia ma dobbiamo fare di più con un piano di lancio soprattutto sull’outodoor più che sulla parte sciistica che con il cambiamento climatico è difficile fare. Mettiamo insieme un po’ di enti, compriamoci la montagna di Monesi e così abbiamo il titolo per investire se no si fanno solo chiacchiere».