Pieve di Teco e la Valle Arroscia set cinematografici a cielo aperto

11 giugno 2023 | 08:18
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Pieve di Teco e la Valle Arroscia set cinematografici a cielo aperto

I registi savonesi Giorgio Dominici, Alessio Baroni e l’imperiese Eugenio Ripepi hanno scelto il borgo medioevale per l’ambientazione dei loro lavori

Pieve di Teco. La Valle Arroscia e in particolare Pieve di Teco set cinematografici ambiti. Nelle settimane scorse infatti il paesino medioevale della Valle Arroscia è stato scelto sia dai registi savonesi Giorgio Dominici e Alessio Baroni per girare una demo che getterà le basi per un lungometraggio che dal regista imperiese Eugenio Ripepi per il suo ultimo videoclip musicale che uscirà in autunno. Già nei mesi scorsi Ripepi, assieme al regista Sandro Bozzolo e al professore Michele Beltramo avevano scelto la Valle Arroscia per girare “Frontiera 2053” con protagonisti gli studenti delle Scuole di Pieve e Pontedassio.
«Abbiamo girato una demo- spiega Dominici- abbiamo già tutto pronto e ora cerchiamo sponsor e stiamo cercando di capire cosa fare. L’idea nasce da me, una cosa che volevo infatti raccontare da tanti anni e ho avuto l’occasione di cominciare una collaborazione con Alessio Baroni. Ho voluto raccontare un po’ quello che è la gente ligure al di fuori di quelli che possono essere gli stereotipi del ligure raccontato nei vari film che si possono vedere in tv. Abbiamo voluto raccontare pregi e difetti della nostra gente e un pochino anche fare capire le motivazioni degli atteggiamenti che possono avere le persone di paese. Pieve di Teco si rispecchia perfettamente la mia idea del ligure- spiega il regista- abbiamo questa scontrosità e diffidenza che nasce, penso fin dall’antichità, quando fummo attaccati dai Saraceni, e un po’ dalla conformazione geografica della Liguria che ha fatto sì che questo formasse un carattere schivo, scontroso e diffidente, nei confronti del turista».

«Questo atteggiamento- continua Dominici- è stato un po’ stereotipato: ecco io voglio raccontare cos’è e chi è il ligure vero, il suo cuore buono e il suo buon carattere quando si trova di fronte a situazioni di emergenza come quella che poi nasce nel nostro film, la cui protagonista, una cantante lirica di fama internazionale subisce delle minacce ed è costretta ad atterrare in un piccolo aeroporto vicino a Pieve. Un gruppo di ragazzi del paese la aiuterà a sventare questa pericolosa situazione. Volevo tirare fuori questo lato della persona ligure. Alessio è stato in grado di scrivere una sceneggiatura perfetta, e abbiamo creato anche delle gag per rendere il tutto tragicomico e brillante e speriamo di riuscire a portare avanti il tutto».
«Il titolo del film è “La magia di Pieve”– spiega il regista e sceneggiatore Alessio Baroni- e questo perché da un primo punto di vista è ben augurante. Come ho detto agli amici di Pieve questa è un’avventura, come tutto il cinema che è fatto di finzione, di sogni, di poesia, di situazioni strane. Quindi ho pensato a questo titolo e per ora ha portato bene. La magia di Pieve rappresenta anche la magia che c’è nei paesini liguri. Siamo abituati alle commedie romanesche, napoletane o lombarde e difficilmente vediamo una commedia ambientata in Liguria e girata da gente ligure. Spesso si cade nello stereotipo del ligure tirchio, che è restio, brontolone, il tipico mugugno , ossia quei luoghi comuni che sono difficili poi da scacciare. La nostra intenzione è quella di far diventare tutto il paese il protagonista, un personaggio della narrazione. Per noi è importate quando giri in qualche posto farlo diventare parte della narrazione, dei personaggi, deve trasmettere un qualcosa e ogni posto che viene rappresentato deve avere un senso o comunque deve trasmettere un’emozione che è un’essenza del cinema. Emozione e passione che noi stiamo mettendo in questo progetto grazie anche agli amici di Pieve che ci hanno dato una mano a mettere insieme delle location importanti come ad esempio il Teatro Salvini. Ci sono dei tesori di Pieve che sono difficili da vedere tranne quando c’è la giornata dell’Unesco. Pieve è un forziere e sarebbe bello riuscire a spalancarlo di fronte alla platea. È bello anche il ritorno turistico che ci sarebbe ma anche il messaggio che i liguri, genovesi, imperiesi e savonesi non sono stereotipi che si vedono in televisione e sarebbe bello farlo capire alla gente e tramite un film sarebbe importante».

Non è la prima volta, invece, per il regista ed attore imperiese Eugenio Ripepi, girare a Pieve Di Teco e in altri borghi della Valle Arroscia. Dopo l’esperienza del cortometraggio “Frontiera 2053” ambientato in vari borghi della Valle Arroscia nelle settimane scorse è stato impegnato nelle riprese del suo ultimo videoclip musicale a Pieve di Teco assieme al regista Sandro Bozzolo e al professor Michele Beltramo con i piccoli attori della Scuola di Pieve.

«Pieve di Teco è il posto giusto- spiega Ripepi- perché qui ho conosciuto questi ragazzi fantastici coordinati dal prof. Michele Beltramo, in un laboratorio sugli audio visivi su un laboratorio che abbiamo fatto qui grazie alla Preside Carelli e con dei ragazzi bravissimi che ho conosciuto in occasione di un progetto denominato “Frontiera 2053” che uscirà in autunno con la regia di Sandro Bozzolo. L’ho contattato chiedendogli se volesse fare la regia del mio videoclip che uscirà ad ottobre interpretato dagli stessi ragazzi delle scuole medie che avevano interpretato magnificamente il progetto “Frontiera 2053”. Il videoclip si chiama “Un passato da uomo” , un mio brano di cui ho scritto testi e musiche inciso a Vallecrosia. È una storia che racconta di un ragazzino di 13 anni che vive per strada ma che viene preso in una famiglia e salvato dalla strada».

«Il progetto audiovisivi c’è dal 2009 da quando sono in questa scuola e ogni anno a classi trasversali, nel periodo del covid, non si è potuto fare, creando delle buone sinergie tra ragazzi e impariamo le tecniche basi del cinema come le inquadrature e ogni anni realizziamo un cortometraggio. Quest’anno – spiega il professore Michele Beltramo– grazie al progetto che abbiamo vinto di Cinema per la scuola abbiamo potuto realizzare con professionisti del mondo dello spettacolo creando un film e questo progetto del video clip è nato conoscendo le qualità dei ragazzi della scuola».

«Si trattava di dare un’impronta visiva a questa storia- afferma il regista Sandro Bozzolo- e siamo stati favoriti dalle collaborazione dei ragazzi della scuola e Eugenio nei mesi precedenti. Credo che la scelta delle location sia stato determinante e su quello abbiamo lavorato di conseguenza, abbiamo lavorato con luci naturali, con una certa spontaneità che si unisce alla professionalità intrinseca dei nostri protagonisti»