Piede diabetico, all’ambulatorio sanremese Fisiomed un supporto podologico e nutrizionale

14 giugno 2023 | 11:25
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Piede diabetico, all’ambulatorio sanremese Fisiomed un supporto podologico e nutrizionale

Si tratta di una patologia cronica che colpisce il 7% della popolazione mondiale

Sanremo. Il diabete è una patologia cronica che ha come principale caratteristica l’aumento del glucosio nel sangue, detta iperglicemia. È possibile suddividere questa condizione in diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2 che presentano differenti caratteristiche di insorgenza, di terapia e di gestione del paziente. Seconda una stima, il 7% della popolazione mondiale è diabetica e la percentuale è destinata ad aumentare all’8,3% entro il 2023, con conseguenze sociali e sanitarie e un aumento dei costi.

Ma quali sono i principali rischi del diabete? Il 15% delle persone affette da questa patologia va incontro ad ulcerazione, aumenta la morbilità e mortalità e a causa delle complicanze del diabete mellito ogni 30 secondi viene amputata un’estremità e il 50% degli amputati subisce una seconda amputazione.

Il diabete ha anche delle conseguenze a livello sistemico che si verificano, in proporzione crescente e con maggiore gravità, in rapporto alla durata della malattia, allo scarso controllo metabolico e all’età avanzata: l’iperglicemia danneggia le fibre nervose attraverso alterazioni metaboliche e compromissione vascolare che comportano un deficit nella produzione di energie e danni ischemici. Questi danni possono essere a carico o delle fibre più piccole, con sintomi come punture, bruciori ai piedi, perdita della sensibilità al dolore e alla temperatura, ma può anche danneggiare le fibre più grandi responsabili di formicolii, iniziali difficoltà motorie e deformità alle dita dei piedi.

Quali regole devono seguire i pazienti in prevenzione primaria? Quelle di “auto- controllo” con ispezione e cura, devono esaminare i piedi su base giornaliera utilizzando uno specchio per osservare la superficie plantare e lavarli e asciugarli almeno una volta al giorno facendo molta attenzione agli spazi interdigitali utilizzando un’acqua con una temperatura inferiore a 37 gradi, da verificare con l’utilizzo del gomito o dell’avambraccio, per prevenire il bruciore accidentale delle estremità a causa della caratteristica neuropatia della calza e dei guanti nei pazienti diabetici; per la stessa ragione, durante la stagione invernale, si raccomanda di non posizionare i piedi vicino ai termosifoni.

In presenza di callosità bisogna rivolgersi tempestivamente al podologo perché se non curate potrebbero diventare lesioni ulcerative. Inoltre, attraverso l’ausilio di scarpe adeguate a suola semi-rigida e plantare su calco è possibile ridurre i picchi pressori in corrispondenza delle callosità cosi da agire direttamente sulle cause.

Quali consigli devono seguire i pazienti nel corso della terapia? In linea generale il biologo nutrizionista opterà per un piano alimentare volto al controllo glicemico, calcolando i carichi glicemici dei vari pasti ed educando il paziente diabetico su quali alimenti hanno un più alto indice glicemico e che sono quindi da evitare. La strategia nutrizionale si valuta e si decide insieme al medico endocrinologo, con l’obiettivo di rendere il paziente autonomo nella terapia e nella gestione della propria alimentazione.

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