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Mancanza rete telefonica e internet sui treni, Riolfo (Lega): «Massimo impegno da Regione Liguria»

6 giugno 2023 | 12:12
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Mancanza rete telefonica e internet sui treni, Riolfo (Lega): «Massimo impegno da Regione Liguria»

«In un mondo che ormai viaggia a “4.0” i passeggeri, che usano internet come strumento di lavoro, in Liguria sono sostanzialmente impossibilitati a utilizzare il web. Questa condizione disincentiva anche a venire a lavorare nella nostra regione»

Genova. «E’ necessario insistere e intraprendere ogni iniziativa utile per risolvere il problema, ormai anacronistico, della mancanza di rete telefonica e internet lungo i tratti ferroviari della Liguria. Già nel 2019 Regione Liguria aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno della Lega che impegnava la giunta a sollecitare le compagnie telefoniche ad attivarsi per migliorare il servizio. Purtroppo, la situazione non appare migliorata e quindi ho presentato un’interrogazione, che è stata discussa stamane in aula, chiedendo alla giunta di impegnarsi per rimuovere questo grave inconveniente per tutti».

Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega Mabel Riolfo. «L’assessore competente, a seguito della mia interrogazione, ha subito scritto a Trenitalia prospettando la questione. L’azienda ha risposto spiegando che non sono loro a occuparsi ‘in prima missione’ della telefonia e che stanno interloquendo con le aziende telefoniche ‘ben consci del problema’ sul nostro territorio.

In un mondo che ormai viaggia a “4.0” i passeggeri, che usano internet come strumento di lavoro, in Liguria sono sostanzialmente impossibilitati a utilizzare il web. Tra l’altro, questa condizione non provoca soltanto un forte disagio per i liguri, ma disincentiva anche a venire a lavorare nella nostra regione. L’assessore, riconoscendo che la normale copertura delle rete telefonica e internet sarebbe un vantaggio per tutti, ha promesso di mantenere l’attenzione sulla questione e con lui monitoreremo la situazione. Auspico, quindi, che potremo risolvere questo problema, almeno in gran parte, entro la fine della legislatura».