L'emergenza

Mancano i medici, sindaco di Perinaldo chiede aiuto a Cuba

Impresa non semplice a causa della burocrazia

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Perinaldo. Per sopperire alla, ormai cronica, carenza di medici, e alla mancanza di una figura professionale che possa occuparsi dell’esigenza degli abitanti dell’entroterra, il sindaco di Perinaldo, Francesco Guglielmi, tramite l’associazione Italia-Cuba, ha scritto al collega di Buey Arriba, comune cubano con cui è gemellato dal 1999, chiedendo di attivarsi per inviare un medico.

A Perinaldo, così come in gran parte dei piccoli comuni dell’entroterra imperiese, manca un medico di base dallo scorso 30 maggio, quando alla scadenza del servizio da parte del medico aggregato, nonostante l’amministrazione si sia offerta di dare un alloggio al professionista, oltre all’ambulatorio, il dottore ha lasciato il paese e non si sono presentati sostituti. Un problema che colpisce soprattutto gli anziani, costretti con grandi difficoltà a raggiungere la costa.

«Più volte in passato abbiamo aiutato il Comune di Buey Arriba, inviando fondi che venivano raccolti attraverso la festa dell’Amicizia Italia-Cuba, che è andata avanti dal 1999 al 2018 – spiega Guglielmi – Abbiamo anche inviato un’ambulanza e con i nostri fondi è stato possibile acquistare una biblioteca ambulante». Grazie ai contributi inoltrati dal comune di Perinaldo, inoltre, è stato possibile finanziare la realizzazione di un reparto pediatrico nell’ospedale cubano. Ora è il piccolo borgo delle stelle ad aver bisogno di aiuto, ma non sarà facile ottenerlo a causa soprattutto della burocrazia. «Ci è stato detto che non sarà facile – aggiunge il sindaco – Abbiamo anche provato a ottenere il distaccamento di uno dei medici cubani già in Italia, attualmente in Calabria, ma anche in questo caso è stato impossibile procedere per questioni contrattuali».

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