Lungomare Calvino come la promenade du Paillon di Nizza, Portosole-Lagorio mettono sul piatto altri 50 milioni
Progetto di finanza per la creazione di un parco urbano con parcheggio interrato da 700 posti auto. La giunta Biancheri chiamata a valutarlo entro la fine del mandato
Sanremo. La cordata Portosole Cnis-Walter Lagorio è pronta a mettere sul piatto altri 50 milioni di euro per riqualificare il lungomare Calvino di Sanremo attraverso la realizzazione di un parcheggio interrato da 700 posti auto e la creazione di un parco urbano in superficie di circa 60 mila metri quadrati. Il progetto, tenuto nel cassetto dall’imprenditore dell’energia fino a qualche settimana fa, ora rielaborato grazie all’intervento di Portosole (proprietà Reuben Brothers, con cui Lagorio già collabora per la partita del Portovecchio che di milioni ne vale almeno 60), dovrebbe essere presentato ufficialmente a Palazzo Bellevue entro la fine di questo mese. Come un fulmine a ciel sereno.
Firmato dallo studio di architettura sanremese Calvi-Ceschia-Viganò, partner di fiducia di Lagorio, il quale negli ultimi anni si è imposto come protagonista indiscusso di una serie di investimenti milionari nella Città dei fiori – sua l’idea del restyling del Portovecchio, sua la ristrutturazione dell’ex tribunale di via Anselmi, l’acquisto dell’Hotel Europa (di fronte al Casinò Municipale) e dell’ex convento dei Gesuiti in piazza Cassini (in vista la trasformazione in ostello della gioventù) -, il progetto dedicato a lungomare Calvino si snoda in continuità con quello relativo alla riqualificazione dell’antico approdo cittadino, come rivisitato dall’architetto Michele Del Lucchi per conto di Portosole Cnis.
Perno finanziario dell’operazione è la costruzione di un park interrato su un piano da 700 posti auto. Un mega silos sotterraneo mai visto a Sanremo, di cui in realtà si parla dal 2007, quando fu annunciato il piano urbanistico commissionato da Area24, firmato dall’architetto Paolo Bandini di Genova, che prevedeva qualcosa di molto simile per l’area del fronte mare attualmente sede di un parcheggio a cielo aperto localizzato a ridosso dell’ex stazione ferroviaria e dell’ex scalo merci (vedi foto).
Stando alle prime informazioni trapelate, l’investimento preventivato da Portosole-Lagorio si aggirerebbe intorno ai 50 milioni di euro, a fronte di un’idea di massima di poco meno di 10 milioni di spesa ipotizzati da Bandini per Area24 nel 2007. Il maggior investimento calcolato dai tecnici di Portosole-Lagorio contemplerebbe interventi su un’area più ampia rispetto al solo lungomare e le sue spiagge, comprensiva degli edifici della vecchia stazione ferroviaria e dell’ex scalo merci, da trasformare eventualmente in spazi commerciali. Il progetto di finanza a iniziativa privata per il lungomare Calvino potrebbe ottenere la pubblica utilità da parte del consiglio comunale prima della scadenza del secondo mandato del sindaco Alberto Biancheri, qualora l’istanza venisse depositata entro la fine di giugno. Sarebbe l’ennesima grande opera che il primo cittadino uscente varerebbe prima di lasciare il testimone al suo prossimo successore, chiamato a completare un cambiamento radicale a oggi visibile solo sulla carta.
Interpellato sull’argomento, Biancheri non intende rilasciare dichiarazioni prima che il progetto sia presentato ufficialmente in Comune. Il sindaco nega un commento con il sorriso sulle labbra. In questi ultimi nove anni ha sempre sperato e operato affinché alla riqualificazione del Portovecchio potesse seguire quella del lungomare Calvino, con l’ausilio fondamentale dei privati. Nel corso del penultimo consiglio comunale, lo stesso Biancheri aveva fatto intendere che il progetto era vicino dal vedere la luce, anticipando la sua disponibilità a valutarlo unitamente alle minoranze per una sua condivisione più larga possibile.
(In copertina il Lungomare Calvino con un vecchio rendering dello studio Baldini di Genova relativo al fronte mare. In basso a destra l’architetto Marco Calvi e l’imprenditore Walter Lagorio)