Festival l’Eze Harmonies, successo per la seconda edizione, in scena l’Opéra itinerante per le vie del villaggio medioevale

6 giugno 2023 | 18:13
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Il tenore argentino Manuel Nuñez Camelino: «Abbiamo raccontato una storia dell’operetta francese divertente ed accessibile a tutto il pubblico»

Eze Village-Nizza. L’Opéra itinerante per le vie del centro medioevale di Eze Village e il concerto finale su una terrazza a picco sul mare hanno chiuso la seconda edizione del Festival di Musica Classica L’Eze Harmonies (nata da un’idea del tenore RemyMathieu e dal percussionista Nicolas Cousin) che si è svolto dal 2 al 4 giugno.
«Abbiamo fatto quella che in francese di chiama Opéra Éclaté- spiega Manuel Nuñez Camelino, tenore argentino che ha preso parte allo spettacolo- ossia diversi pezzi di Opére di Offenbach che abbiamo messo in scena con un percorso nel villaggio medioevale di Eze Village. Abbiamo raccontato una storia dell’operetta francese, come i trovatori, divertente ed accessibile a tutto il pubblico anche a chi non è mai stato in contatto con l’Opéra».
Amore ma anche ironia e un po’ di satira hanno trasportato il pubblico indietro nel tempo. Ha aperto lo spettacolo il trio composto dai tenori Manuel Nunez Camellino, Remy Mathieu e dal mezzo soprano Justine Vultaggio portando in scena “Le conquérant dit à la jeunesse Indienne” un’estratto dal La Périchole di Offenbach, ambientato nella seconda metà del 1700, dove due due cantanti peruviani di strada, troppo poveri per permettersi una licenza di matrimonio e un viceré lascivo, don Andrès de Ribeira, che vuole fare della Périchole la sua amante. Il terzo atto ha visto in scena un’estratto de La Vie Parisienne alternata alle storie de La Belle Helene, al Contes D’Hoffamn per concludersi con l’ensemble “Tout tourne, tourne” estratto de la vie parisienne. Uno spettacolo nello spettacolo grazie alla splendida cornice del borgo medievale.
«Abbiamo preso diversi pezzi delle operette di Offenbach, tra cui la Vie Parisienne, La Périchole, e La Belle Helene , i pezzi più conosciuti e abbiamo raccontato la storia di tutti i personaggi che si trovano come in una commedia dell’arte, cantanti di strada che incontrano una baronessa che finalmente si incontrano e si innamorano, trovare l’amore vero e che ti scalda il cuore e un contatto umano per dire che siamo tutti i uguali».

A duettare con il tenore Remy Mathieu la soprano Perrine Madoeuf. Originaria di Lione è molto conosciuta nel mondo della lirica. Grazie al suo timbro particolare che rende la sua voce unica ha calcato le scene dei palcoscenici nazionali e internazionali. Molti i volti della lirica che hanno partecipato al festival tra cui anche Justine Vultaggio mezzo soprano e drammaturga Cantante lirica di professione “commediante” per passione La mezzo soprano ha lavorato con l’Atelier Lyrique d’Opera Fuoco sotto la direzione di David Stern. Altro tenore presente Manuel Nuñez Camelino. Argentino ha cantato con il piccolo coro di Monaco formandosi successivamente al CNSM di Lione. L’Opéra itinerante è stata accompagnata dalle musiche al pianoforte dalla pianista Kira Parfeevets e dal percussionista Nicolas Cousin.
Ha chiuso la seconda edizione del festival il concerto del baritono Stéphane Degout( che durante la sua carriera si è esibito anche al Carneige hall di New York e al Royal Albert dell’Opéra di Sydney) accompagnato dal pianista Cédric Tiberghien sulla terrazza del “Chateau de La Chevre D’Or.