Epoca post Berlusconi, il ricordo di Claudio Scajola. Che ne sarà di Forza Italia ora?

15 giugno 2023 | 12:33
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«C’è spazio per mettere insieme chi si riconosce nei valori liberali, cristiani e riformisti»

Imperia. Con la scomparsa di Silvio Berlusconi si conclude, per chiunque, un’epoca. A ricordarlo, nel giorno successivo ai funerali e al lutto nazionale è Claudio Scajola, sindaco di Imperia e presidente della provincia, legato al “cavaliere” da una amicizia storica, politica e personale.

Ieri, 14 giugno, il sindaco Scajola era presente ai funerali dell’ex Premier: «Una grande commozione. Parte della mia vita l’ho fatta vicinissima a lui. Tutti i ricordi che vengono in mente anche quelli che avevo dimenticato. Sento un forte vuoto ma questa è la dimensione personale. Poi c’è la dimensione politica: sono rimasto colpito dalla predica di altissimo livello del’Arcivescovo, di una profondità enorme nel ricordare un personaggio unico e controverso che divideva. L’inventore del sistema bipolare in Italia, l’uomo che è riuscito sempre ad innovare. Ho tanti tanti ricordi insieme a lui».

Con la morte di Berlusconi si tirano anche le somme in Forza Italia, di cui Scajola ripercorre le tappe: «Forza Italia era Berlusconi e lui ha sempre voluto che fosse Berlusconi. Abbiamo avuto una fase in cui organizzandola sono stati costruiti dei luoghi di incontro, tra cui il comitato di presidenza dove si discuteva, che sicuramente lui influenzava con la sua parola, ma contrariamente a quello che si pensa, Berlusconi era uno che ascoltava molto. Era diventato da un movimento improvvisato ad un partito organizzato sul territorio, che metteva insieme la forza, il carisma e la novità del personaggio Berlusconi. Nel tempo Forza Italia si è offuscava e man mano che la sua stella si appannava è scesa a numeri molto più bassi»

Esisterà ancora Forza Italia dopo Silvio Berlusconi? «Io credo che ci sia la necessita di individuare un percorso nuovo. Credo che con lui sia finita un’epoca e se ne pre ora un’altra. C’è spazio per mettere insieme chi si riconosce nel valori liberali, cristiani, riformisti e che crede nei valori dell’Europa. Ma anche nell’innovazione e nella capacità di riportate i valori del garantismo e di libertà ai cittadini. Bisogna guardare al futuro con grande coraggio».