Dal Tg di 20 minuti al Tik Tok di 120 secondi

11 giugno 2023 | 12:39
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La comunicazione dai “boomer” alla “generazione Z” spiegata dagli studenti del Ruffini

Imperia. Vi siete mai chiesti a quale generazione apparteniate? I Boomer, i Millenials, la generazione Z e gli attuali Screenagers condividono una realtà fatta di persone nate nel secolo scorso e di ragazzi post millenium bug.

Se per fare un video tenete il telefono in orizzontale, se usate ancora Facebook per comunicare cosa pensate e se postate foto negli status di Whatsapp, con molta probabilità siete dei “diversamente giovani”. Se leggere questo articolo vi impegnerà oltre 120 secondi e quindi non lo terminerete, se come social preferite Instagram e se il vostro principale canale di informazione sono le news di Tik Tok allora siete l’ultima generazione.

Un gruppo di studenti dell’RTS, Ruffini Technological Service, ci spiega perché i ragazzi non leggano più i giornali, perché il Tg non sia più il momento della cena e la necessità di avere esclusivamente notizie in tempo reale e in forma visiva. Il tutto applicato ad un progetto che li proietta ad essere attori nella comunicazione della loro scuola e principali testimoni di questo “passaggio di consegne “ dell’informazione.

L’RTS è una azienda speciale, che vede la partecipazione lavorativa degli studenti a progetti reali come creazione di siti, eventi e manifestazioni. «Ci occupiamo di filmare l’evento, sistemare le strumentazione, registrare, montare il materiale audio e video per poi diffonderlo sul canale principale della scuola, che è YouTube postandole poi su Instagram. Le posposte di lavoro che arrivano dall’esterno vengono discusse nel gruppo, composto da circa 15 ragazzi e un docente, e soprattutto devono essere in tema con il nostro corso di studi ovvero, il SIA, sistemi informativi aziendali» spiegano i ragazzi.

Non è solo il giornalismo a cambiare, lo è anche il linguaggio in cui si comunica: «Instagram è il social maggiormente utilizzato dai ragazzi e nello specifico dagli studenti. Non si può dare ad un 16enne la gestione di Facebook perché sono due linguaggi che non corrispondono. Noi professori siamo sempre combattuti dal messaggio fra la fascia d’età degli studenti e la nostra, perché spesso si tratta di due lingue diverse» commenta il professor Marco Oreggia, che segue il progetto RTS.

La comunicazione, il modo di scrivere le notizie e soprattutto di leggerle è ad una svolta e quelli che seguiranno, secondo gli studenti del progetto RTS, saranno gli ultimi anni a vedere coesistere la vecchia informazione fatta di telegiornale, inviati, articoli cartacei o online insieme alle “video notizie” di Tik Tok. Dal giornalino di Gian Burrasca, al giornalino della scuola all’online, anche la comunicazione tra gli studenti e per gli studenti è cambiata andando di pari passo con la tecnologia e oggi abbraccia tutto il pubblico che ha accesso al web. Più informativo, per studenti e famiglie da una parte, più inclusivo perché diffonde le novità della scuola ad un pubblico maggiore ma con un distacco personale che rappresenta quella che oggi è l’interazione, pre e post Covid. Avviso per i “boomer”: questo potrebbe essere l’ultimo tempo utile affinché gli over 40 abbiano modo di adattarsi ad andare in un bar e non trovare più la copia di una giornale.

A questo articolo hanno contribuito, con le loro idee, pensieri e proposte: Alberto De Maria (ex studente), Greta Fabiano classe II, Mattia Multari classe IV, Alex Pitzalis classe IV, Marta Bulgarelli classe I e Matilde Solive classe I, coordinati dal professor Marco Oreggia.