Combattimenti tra cani, maltrattamenti e scommesse: il processo a Imperia inizia con un rinvio

6 giugno 2023 | 11:11
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Combattimenti tra cani, maltrattamenti e scommesse: il processo a Imperia inizia con un rinvio

Secondo il collegio difensivo non è stato notificato agli imputati il decreto che dispone il giudizio. Ma a mancare sono anche le carte

Imperia. Manca il decreto che dispone il giudizio, che non sarebbe stato notificato agli undici imputati. Manca un imputato, Domenico Surace, assistito dall’avvocato Alessandro Mager che ha dichiarato al giudice collegiale di non riuscire, ormai da mesi, a mettersi in contatto con l’uomo. Mancano anche le carte: su quattro faldoni dettagliatamente indicizzati dalla procura, ne sono stati portati solo due in aula, come sottolineato dal pubblico ministero Barbara Bresci.

E’ iniziato così, davanti al collegio presieduto dal giudice Carlo Indellicati del tribunale di Imperia, con un rinvio per verificare l’avvenuta (o meno) notifica dei decreti di giudizio e ricercare i faldoni andati perduti, il processo nei confronti di undici persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata al maltrattamento di animali e all’organizzazione di combattimenti tra cani. L’epilogo di una indagine condotta dalla squadra mobile di Imperia, e coordinata dal sostituto procuratore Bresci, che aveva portato alla luce un giro di scommesse clandestine basato sui combattimenti tra cani.

L’indagine, partita da Perinaldo, era approdata fino in Serbia e aveva fatto affiorare una violenza inaudita nei confronti di dogo argentini e molossi, allenati per diventare armi. Gli investigatori erano partiti dal piccolo borgo, quasi per caso: una notte del 2015, infatti, sulla strada per Perinaldo, un passante udì dei guaiti e dei latrati provenire da cassone di un pick up. Chiamò la polizia che scoprì che i lamenti provenivano da un cane chiuso dentro una gabbia. Da lì gli investigatori risalirono al vicino allevamento di dogo argentini dei fratelli Alessandro e Maurizio Accardo, successivamente finito sotto inchiesta. Pochi giorni dopo la denuncia l’auto della moglie della persona che denunciò l’accaduto venne trovata crivellata di colpi di arma da fuoco: un avvenimento inquietante che al momento, però, non è possibile collegare con quanto emerso successivamente nel corso delle indagini. E’ dall’allevamento di cani, comunque, che decollò l’indagine del commissariato di Ventimiglia e della squadra mobile di Imperia.

L’udienza è stata rinviata al prossimo 11 luglio, ma anche per quella data si preannuncia un secondo rinvio. L’avvocato Roberto Frank del foro di Torino, che difende Giuseppe Verdecchia, ha già anticipato che per il suo assistito la prescrizione sarebbe avvenuta il 7 maggio scorso. E non sarebbe l’unico degli undici imputati che potrebbero uscire indenni dal procedimento per il troppo tempo passato tra le indagini e il processo. Tra le questioni preliminari che gli avvocati hanno anticipato e che verranno esposte nella prossima udienza, anche quella della competenza territoriale.

Tutti gli imputati: Maurizio Accardo, Alessandro Accardo, Domenico Surace (avvocato Mager); Maurizio Vicinanza (avvocato Angelo Panza); Stefano Bassanese (avvocato Giovanni Passero); Paolo Foglia (avvocato Fabrizio Cravero); Giuseppe Verdecchia (avvocato Frank Roberto); Fabrizio Anticoli (avvocato Michele Maimone); Orazio Potenza (avvocato Fabrizio Serra); Alessandro Tabili e Paride Carbone (avvocato Leonardo Ferlito).