Bordighera, il gruppo di Bassi replica al sindaco Ingenito: «Agiamo nell’interesse della città, nessun danno di immagine»

«I nostri legali hanno evidenziato la presenza di irregolarità nei verbali di 9 sezioni su 10 e abbiamo tutto il diritto di chiedere che il TAR le valuti e si esprima»
Bordighera. Si infiamma la diatriba bordigotta tra il gruppo legato all’ex candidato sindaco, e attuale consigliere di minoranza, Massimiliano Bassi, e la giunta di Vittorio Ingenito. Dopo che il sindaco di Bordighera ha annunciato, nel tardo pomeriggio di ieri, che il Comune si costituirà dinanzi al Tar come parte intimata a seguito della notifica del ricorso con cui la lista “Bassi Sindaco” ha richiesto l’annullamento delle votazioni del 14 e 15 maggio scorsi, non è tardata ad arrivare la risposta di Bassi.
«Noi siamo gli unici ad agire nell’interesse della Città – dichiara -. Ci stupisce il comunicato stampa con cui la Giunta e il gruppo consiliare “Bordighera vince” “informano” che procederanno a chiedere a quanti hanno presentato ricorso al TAR richiesta di spese e danni di immagine a favore di Comune, Presidenti di seggio e Uffici coinvolti. I nostri legali hanno evidenziato la presenza di irregolarità nei verbali di 9 sezioni su 10 e abbiamo tutto il diritto di chiedere che il TAR le valuti e si esprima».
«Non esiste alcun danno di immagine se si chiede l’intervento di un giudice su errori evidenziati e reali – aggiunge il gruppo Bassi -. Il nostro dovere era quello di segnalarli, un dovere che abbiamo nei confronti non solo del 40,87% dei Bordigotti che ci hanno scelto, ma anche di tutti gli altri cittadini che meritano di sapere come sono andate realmente le cose. Ci preme anche ricordare alla Giunta e ai consiglieri che non siamo solo candidati: siamo cittadini. Ed ogni cittadino ha il diritto di ricorrere in materia elettorale se ritiene che ci siano state delle irregolarità».
E ancora, dichiarano piccati dal gruppo legato a Massimiliano Bassi: «Noi almeno non lo facciamo per mero interesse personale: se il TAR accogliesse il ricorso infatti, questo non darebbe a noi la vittoria ma porterebbe semplicemente a nuove elezioni. Quindi? Avremmo dovuto tacere per paura di pagarvi le spese legali? Noi siamo convinti di aver agito nell’interesse e per la tutela della Città, e a questo punto ci sorge il dubbio di essere gli unici».