Testa a testa

Ventimiglia, si va verso il ballottaggio: città spaccata tra Flavio Di Muro e Gabriele Sismondini

Scrutini ancora in alto mare, ma la strada sembra tracciata: i cittadini dovranno tornare alle urne

Ventimiglia. A quasi sette ore dall’inizio dello spoglio, sembra ormai certo che i ventimigliesi dovranno tornare alle urne tra quindici giorni per scegliere il loro sindaco tra due candidati: Flavio Di Muro, espressione del centrodestra unito, e Gabriele Sismondini, civico, ma appoggiato dal centrosinistra. Sono loro i più votati a Ventimiglia, con percentuali che si attestano, al momento, intorno al 30 percento ciascuno, punto più punto meno, con una percentuale bassa di votanti: 52,21 percento degli aventi diritto.

Un risultato abbastanza scontato, visto che a Ventimiglia i candidati erano sei: oltre a Di Muro e Sismondini, a correre per lo scranno di primo cittadino c’erano anche Tiziana Panetta, Gaetano Scullino, Roberto Parodi e Maria Spinosi.

«Non si sa ancora qual è il risultato – dichiara a caldo Flavio Di Muro – Perché siamo all’inizio dello scrutinio ufficiale, però la tendenza è questa e vede la nostra coalizione e la mia candidatura essere la più premiata dai ventimigliesi e quindi questa è un’indicazione chiara dei cittadini di Ventimiglia. Ora ci attendono altre due settimane dove spiegare ancor meglio il nostro programma e il nostro progetto politico di centrodestra. Abbiamo da convincere tanti cittadini che non sono andati a votare perché l’astensionismo è un dato rilevante anche in questa tornata elettorale e poi chiaramente ci sono anche altri candidati sindaco che non hanno potuto raggiungere questo risultato, tanti elettori di centrodestra o civici che hanno votato altri candidati sindaco. Io credo, e vorrei rappresentare, la proposta di centrodestra di rinnovamento sicuramente, ma anche di competenza alla guida di un comune difficile come Ventimiglia».

In vista del probabile ballottaggio, Di Muro aggiunge: «Ora stiamo ancora commentando i dati, certamente il mio appello è di avere il consenso di chi ha votato altri candidati, tra i candidati c’è molto elettorale di centrodestra che non ha voluto esprimere verso il sottoscritto la sua preferenza perché aveva anche degli amici e dei parenti candidati consiglieri. Oggi si tratta di scegliere tra un centrodestra rinnovato, unito, coeso e un Partito democratico che vuole tornare a guidare la città».

«C’è stata una scarsa affluenza alle urne, circa il 5 percento in meno della passata tornata elettorale amministrativa – ha rimarcato Sismondini – E’ comunque un particolare da analizzare, perché Ventimiglia ha circa 3mila cittadini Aire, quindi che abitano all’estero. E’ comunque un risultato che, secondo gli ultimi dati che ci sono arrivati dagli ultimi seggi scrutinati, è positivo per la nostra coalizione, molto positivo. Aspettiamo la fine per vedere se siamo pienamente soddisfatti, poi se questo ballottaggio s’ha da fare lo diremo a urne chiuse».

Sull’emergenza immigrazione, i due sfidanti offrono soluzioni ben diverse: «Sì, abbiamo due modi diversi di affrontare il problema: è già stato ampiamente dimostrato dalla scorsa amministrazione – dice Sismondini – Noi vorremmo affrontarlo dal punto di vista umano in maniera più importante. Siamo sicuri che potremmo riuscirci, vogliamo avere una grande sinergia con le forze dell’ordine e con la prefettura proprio per far rendere conto a tutti di quale sia la situazione odierna, ma non tanto quella odierna, la nostra preoccupazione è per l’estate, visto le crisi che ci sono in questo momento in Africa, la guerra in Sudan, la crisi in Tunisia. Siamo molto preoccupati per la nostra frontiera, per la nostra città, e vorremmo che il nostro grido di aiuto arrivi al governo: vorremmo un grande aiuto per il futuro».

 

 

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