Nuova era

Ventimiglia, passaggio di consegne in comune. Sindaco Di Muro: «Basta personalismi, la mia sarà una squadra» fotogallery

Il commissario De Lucia ha consegnato al neoletto sindaco fascia tricolore e chiavi del palazzo

Ventimiglia. «Lasciamo al passato personalismi, legittime ambizioni, scontri, incomprensioni. Mi aspetto che oltre alla maggioranza ci sia un ruolo attivo delle minoranze nello starmi vicino, nel proporre idee, soluzioni, che prenderò ovviamente in considerazione, compatibilmente con il nostro programma elettorale che porteremo a compimento. E lo stesso clima io mi auspico che si crei anche nella macchina comunale, che ha bisogno sicuramente di correttivi, miglioramenti e potenziamenti».

Lo ha detto, nel suo discorso di insediamento in Comune, il neoeletto sindaco Flavio Di Muro, che stamane alle 11 ha ricevuto dal commissario straordinario Samuele De Lucia la fascia tricolore e le chiavi del palazzo. Un gesto simbolico e dovuto, visto che ora ad amministrare la città di Ventimiglia sarà la maggioranza eletta dai cittadini, che dopo la caduta della passata amministrazione, nel giugno dello scorso anno, si era trovata senza un sindaco.

Per circa otto mesi, il commissario De Lucia ha tenuto le redini del governo, facendo, come sottolineato dallo stesso Di Muro, molto più di quanto era nelle sue prerogative e possibilità. «Credo che abbia lavorato molto bene in questi mesi e abbia dato ascolto alla cittadinanza, nel limite del possibile – ha detto il sindaco -. La preoccupazione dell’arrivo di un commissario ordinario, che bloccasse la città e non riuscisse a mandare avanti gli uffici comunali, piuttosto che i lavori pubblici già previsti, è stata una preoccupazione che non ha riscontrato, poi nei fatti, la veridicità di queste affermazioni. Non è stato un commissario ordinario, ma anche a livello di impegno e di disponibilità verso la cittadinanza, è stato un vero e proprio commissario straordinario».

«Chiaramente – ha aggiunto – Conto che questo passaggio di consegne non si riduca a un simbolo di chiavi e di fascia tricolore, ma ci possa sempre essere la disponibilità da parte sua per consigli e suggerimenti, vista anche l’esperienza che ha maturato non solo nel Comune di Ventimiglia, ma in tutti gli enti in cui ha prestato servizio».

«La campagna elettorale è volta al termine – ha detto ancora Flavio Di Muro – I risultati non li stiamo a commentare in questa sede perché non solo non è opportuno ma anche pleonastico. C’è un indirizzo prevalente della cittadinanza che a me, ovviamente, fa piacere, mi ha emozionato ed entusiasmato. Sento un grande senso di responsabilità della carica che vado a ricoprire».

Sull’amministrazione. Anche se è ancora presto per parlare di giunta, il neoeletto sindaco ha precisato che il suo mandato sarà caratterizzato da un lavoro di squadra: «Assieme a me ci saranno quelli che sono stati eletti consiglieri comunali, poi ci sarà anche la giunta, ma volevo già entrare con loro per simboleggiare un atteggiamento di squadra che vorrò avere anche nell’organizzazione dei lavori dal punto di vista politico. Poi certamente, sindaco, assessori e consiglieri daranno delle indicazioni, in base al programma amministrativo; non meramente politiche, ma programmatiche sulle priorità che vogliamo portare avanti anche in base a quello che abbiamo detto in campagna elettorale e che vogliamo fare concretamente. Chiaramente potremmo amministrare il comune di ventimiglia, se riusciremo a costruire una buona sinergia con gli uffici comunali e intendo tutto il personale, da chi ha ruoli apicali, a chi ha vinto il concorso pochi mesi fa. Credo si debba trovare anche un clima distensivo. Innanzitutto tra le parti politiche: ci vuole un momento di pacificazione in città, arriviamo da un clima faticoso e teso di campagna elettorale; ho cercato nei limiti di mantenere un atteggiamento rispettosi e pacifico nei vari dibattiti e confronti, evitando di rispondere ad accuse più o meno improvvisate. Lasciamo al passato personalismi, legittime ambizioni, scontri, incomprensioni. Mi aspetto che oltre alla maggioranza ci sia anche un ruolo attivo delle minoranza nello starmi vicino, proporre idee e soluzioni, che io prenderò ovviamente in considerazione compatibilmente col nostro programma elettorale. E lo stesso clima mi auspico si crei ani he nella macchina comunale che ha bisogno di correttivi, miglioramenti e potenziamenti. Ho lavorato in vari enti pubblici e son o conscio del lavoro che fate e delle difficoltà interpersonali che si creano negli stessi uffici e io sarò qui anche per cercare di risolvere le problematiche di vita quotidiana all’interno del palazzo. Da parte mia non ci sarà un atteggiamento politico nei confronti di chi ha votato “tizio” o “caio”, perché per me la meritocrazia viene prima di qualsiasi cosa e anche su questo cercherò di impostare la riorganizzazione della macchina comunale».

«E’ un momento emozionante, una campagna elettorale tesa e difficile – ha aggiunto Di Muro, intervistato dai cronisti -. Io credo che oggi ci voglia un momento di pacificazione: intanto tra le forze politiche, perché c’è tanto lavoro da fare e il sindaco è consapevole della difficoltà del ruolo che andrà a ricoprire. Quindi, c’è bisogno del contributo di tutti per risolvere dei problemi importanti, ma anche per cogliere tutte le occasioni di sviluppo che ha la nostra bellissima città. Ho già parlato con i dipendenti comunali, riorganizzeremo la macchina comunale e siamo già pronti per dare le risposte ai nostri concittadini che hanno riposto fiducia in noi e anche a chi non ci ha votato. Lavoreremo per attuare il programma elettorale».

E ancora: «Oggi ho partecipato alla sgombero dell’accampamento abusivo sul greto del Roja alle Gianchette – ha detto -. Parteciperemo e sosterremo tutte le iniziative al fianco delle forze dell’ordine, alla prefettura e alla questura, perché la lotta all’illegalità, ai bivacchi abusivi, alla delinquenza e al degrado, per noi è priorità assoluta. Poi, certo, siamo disponibili all’accoglienza di minori, donne e soggetti che hanno i requisiti per essere accolti. Su questo avrò delle interlocuzioni col prefetto e se del caso col ministero dell’Interno, a Roma, per vedere come attuare le soluzioni messe in campo, affinché ci sia la dignità umana a di queste persone, che non possono certamente vivere in un greto del fiume».

Il saluto del commissario Samuele De Lucia: «E’ stata un’esperienza molto impegnativa ma anche gratificante. Penso che grazie alla collaborazione del segretario e dei dirigenti, di tutti i funzionari e dipendenti, abbiamo anche ottenuto buoni risultati. La macchina comunale è comunque andata avanti, come diceva anche il sindaco. Penso che il comune e la città non abbiano subito particolari negatività dalla gestione straordinaria che, secondo me, è stata molto attiva e ritengo che si sia svolta con risultati positivi – ha detto il vice prefetto – Ventimiglia mi mancherà, è una realtà accattivante, bella, suggestiva sia dal punto di vista orografico, ma sopratutto dal punto di vista umano. Anche pur nella confusione politica che c’è stata in questi mesi, la cordialità e lo spirito cittadino di tanti abitanti che si sono rivolti a me con fiducia e che ho cercato di corrispondere nel modo migliore».

 

commenta