Vallecrosia, il sindaco Biasi fa chiarezza sul “T-red”: «Resterà in funzione per salvare vite umane»

6 maggio 2023 | 08:00
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«In queste ultime settimane – spiega – Ho sentito ragionamenti demagogici e, fondamentalmente, bugie». Le spiegazioni tecniche dell’assessore Fazzari

Vallecrosia. «Con sincerità vi dico che il “T-red” rimane; che è stato installato per salvare vite umane e se le regole vengono rispettate il Comune incassa zero euro e i punti della patente non vengono tolti. Nel 2023 chi fa demagogia solo per rincorrere il singolo voto, a me, e alle persone come me che rispettano le regole, dà un po’ fastidio. Ma anziché fare polemiche, preferisco spiegare i fatti». Lo dice in modo chiaro, il sindaco uscente Armando Biasi, candidato nella lista civica “Cittadini in Comune” alle elezioni amministrative di maggio.

Parlando della scelta di installare, all’incrocio tra l’Aurelia, via Cristoforo Colombo e via Roma, un sistema di telecamere di rilevazione delle infrazioni commesse ai semafori, non vuole scendere a compromessi: «La sicurezza prima di tutto».

«In queste ultime settimane – spiega – Ho sentito ragionamenti demagogici e, fondamentalmente, bugie. Innanzitutto, in tutta la provincia di Imperia è iniziato un controllo delle irregolarità che avvengono su strada, perché sempre di più il non rispetto civico porta i sindaci e le amministrazioni a regolamentare in modi diversi». Prova ne è il fatto che di cosiddetti “T-red” o “Red” in provincia, soprattutto lungo l’Aurelia, ce ne sono già diversi, da Ventimiglia a Imperia.

Il tratto di statale che attraversa Vallecrosia è di competenza di Anas, in quanto il Comune ha una popolazione inferiore ai 10mila abitanti. Per questo, fino a pochi mesi fa, il semaforo funzionava solo di giorno, mentre la notte, a partire dalle 22 fino all’alba, restava in funzione il giallo lampeggiante. «Con questo sistema, però, si raggiungevano delle velocità assurde e si sono registrati dei morti – spiega il sindaco Biasi – Per questo motivo, con l’assessore Tony Fazzari, abbiamo fatto richiesta a Genova e dopo un anno abbiamo ottenuto l’autorizzazione ad accendere il semaforo anche di notte». A questo punto, l’amministrazione pensava di aver messo in sicurezza l’incrocio più pericoloso del territorio di Vallecrosia. Ma così non è stato. «Pensavamo che la partita fosse finita – dichiara Armando Biasi – Immaginando che gli automobilisti, con il rosso, si sarebbero fermati. Ma pochi mesi dopo l’accezione del semaforo anche di notte, si è verificato un altro incidente: persone che provenivano da via Colombo e si immettevano sull’Aurelia sono state investite da chi era passato con il rosso».

A quel punto, continua Biasi: «abbiamo guardato le norme a livello nazionale e l’unico sistema era posizionare un T-red che sanzionasse chi passava con il rosso». «Qualcuno ha raccontato che le famiglie si sono impoverite, ma ricordo che la multa viene elevata solo se lo stop lo passi con tutte e quattro le ruote dell’auto o con le due ruote del motorino, il ché vuol dire essere sulle strisce pedonali – aggiunge -. Inoltre, chi dice che lo abbiamo fatto per far cassa, probabilmente non ha pensato che se tutti quanti rispettassimo le regole, il Comune incasserebbe zero euro. Non fatevi prendere in giro da chi promette che se vince le elezioni blocca tutto: non è così, ci sono dei contratti. Quando si stipulano dei contratti vanno rispettati, altrimenti si pagano delle penali e a pagarle sono i cittadini».

A spiegare nel dettaglio il modo in cui è regolamentato l’incrocio, è l’assessore uscente Antonino “Tony” Fazzari che, tra le altre deleghe, ha quelle alla Polizia Locale, Sicurezza e Ambiente. «Si tratta di un sistema automatizzato e omologato dal Ministero, che può essere utilizzato dalle forze dell’ordine per effettuare dei controlli». Data la sua esperienza lavorativa, che lo ha visto per anni indossare la divisa della polizia di Stato, Fazzari sottolinea come sia la legge a prevedere l’utilizzo di dispostivi di sicurezza come quello installato a Vallecrosia. «Davanti a una situazione di pericolo, com’era la nostra Aurelia, c’era la necessità di attuare un sistema di prevenzione – spiega l’assessore – Quale migliore prevenzione di arrivare a un sistema di controllo h24 che le forze dell’ordine non potrebbero garantire esclusivamente con la loro presenza?». «Qualunque cosa venga messo sulla strada è regolamentato da leggi che esulano quelle che sono le competenze dell’amministrazione comunale e di un sindaco – afferma Fazzari – Che si deve attenere al testo unico degli enti locali, che non ha competenze sul codice della strada».

Come funziona il “T-red”? «Il sistema rileva qualsiasi tipologia di infrazione nel superamento a semaforo rosso – spiega l’assessore -. Le immagini sono visibili e verificabili dall’utente multato che, sulla sanzione, ha un link riservato al quale collegarsi e visualizzare come è successa l’inflazione». Fazzari fa riferimento all’articolo 40 del codice della strada, «che regola tutte quelle che sono le circostanze per la segnaletica e per come deve essere rilevata l’infrazione. Perché il nostro è un incrocio anomalo, in quanto è un incrocio tra due strade molto strette e una larga. E questo comporta che per poter fare una manovra in sicurezza, la linea di arresto deve essere arretrata. Questo lo permette l’articolo di legge».

«Questo nuovo sistema ci ha permesso di riuscire a non essere troppo vessativi – aggiunge Fazzari – Perché abbiamo valutato di sanzionare soltanto tutti coloro che avrebbero superato, con il rosso, la linea di arresto con entrambi gli assi del veicolo».