Teatro itinerante, “Amore e Psiche” lo spettacolo di fine anno del Liceo Artistico Amoretti in scena a Villa Grock

27 maggio 2023 | 07:34
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Ieri pomeriggio l’ultima replica, il regista Eugenio Ripepi: «Un lavoro che ha coinvolto circa settanta ragazzi»

Imperia. Teatro itinerante, questa l’idea per lo spettacolo di fine anno scelto dagli studenti del Liceo Artistico Amoretti che hanno portato in scena “Amore e Pische” nella splendida location di Villa Grock, sulle alture di Imperia. Coinvolgente, emozionante, avvincente,  gli studenti, circa una settantina,  hanno trascinato gli spettatori in un viaggio non solo nella storia dei due innamorati ma anche, grazie alle diverse location delle scene, alla scoperta della Villa, dal suo parco fino agli interni grazie alla guida di Zeus che ha traghettato il pubblico trasportandolo in un’altra epoca.

«Abbiamo pensato di fare uno spettacolo di teatro itinerante a Villa Grock- spiega il regista Eugenio Ripepi– grazie al Comune che ha messo a disposizione questo miracolo imperiese. Abbiamo potuto fare muovere i nostri attori, i nostri drammaturghi, perché questo laboratorio si è svolto con due precise caratteristiche: il gruppo di drammaturgia, coordinato dal professor Matteo Valentini con l’aiuto del professor Paolo Fabretti, ha curato la drammaturgia dei testi, quindi la creazione di quello che è stato messo in scena con tantissimi ragazzi che hanno partecipato. Un gruppo di attori che poi è andato a rappresentare “Amore e Psiche” con una rivisitazione moderna e con il il coordinamento generale del laboratorio, la professoressa Silvia Zanchi, che è riuscita a mettere insieme tutto in maniera molto abile e difficile perché parliamo di un gruppo di settanta ragazzi che hanno partecipato colonizzando Villa Grock per questo spettacolo di fine anno del Liceo Artistico».

«È stata una scelta di rivisitazione di modernizzare i classici dal punto di visto drammaturgico, perché il laboratorio di scrittura potesse andare affianco a quello di recitazione. Personalmente curando la regia ho potuto vedere dei ragazzi che si sono spesi al cento per cento con grandissima forza interpretativa ma anche con un lavoro oltre sul personaggio anche sulla persona. Si sono fatti applaudire in queste quattro repliche, poche, dove c’è stato il tutto esaurito, le persone non sono riuscite a vederle tutte, dovremmo pensare di fare altre repliche ma chi è riuscito ad assistere hanno constatato il punto che la forza enorme di questi ragazzi ma anche la gioia, il to play, il giocare ad essere degli attori e ce l’hanno fatta alla grande».