Sanremo vara la riforma Tari, chi pagherà di più e chi meno

31 maggio 2023 | 10:58
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Sanremo vara la riforma Tari, chi pagherà di più e chi meno
Sanremo vara la riforma Tari, chi pagherà di più e chi meno
Sanremo vara la riforma Tari, chi pagherà di più e chi meno
Sanremo vara la riforma Tari, chi pagherà di più e chi meno

Le nuove aliquote premiano alcune categorie commerciali a discapito di altre. Per le famiglie è un salasso ma Comune stanzia 500 mila euro di aiuti

Sanremo. Sono state approvate ieri sera in via definitiva dal consiglio comunale di Sanremo le nuove tariffe Tari 2023 che saranno applicate a partire dalla fine di quest’anno, secondo lo schema predisposto dalla giunta Biancheri a seguito dell’introduzione del nuovo sistema di calcolo dei coefficienti definiti dalle norme nazionali. Varate tra le polemiche delle minoranze di centrodestra che hanno bollato l’operato dell’Amministrazione come “un’appropriazione indebita nei confronti dei cittadini di Sanremo, in cui si premiano le banche e penalizzano le scuole” (citazione consigliere Andrea Artioli, Liguria Popolare), le nuove aliquote Tari vedono un aggravio a carico delle famiglie più numerose – applicando il principio per cui più componenti ci sono nel nucleo e più presumibilmente esso produce rifiuti -, e una rimodulazione generale dei coefficienti relativi alle utenze commerciali.

Utenze domestiche. Il nucleo composto da un solo occupante residente dovrà fare i conti con un aumento contenuto al 0,9%. Due occupanti pagheranno +4%. Tre +16,2%. Quattro occupanti 26,1%. Cinque e più 35,7%. Per calmierare l’impatto dell’adeguamento tariffario, la giunta comunale ha accantonato un fondo di 500 mila euro da destinare alle famiglie più colpite per il tramite di bandi per la concessione di contributi che dovrebbero essere emanati nel corso del 2024, a saldo del tributo già corrisposto dagli utenti.

Generico maggio 2023

Utenze commerciali. Le principali variabili riguardano le scuole e gli istituti privati che vengono penalizzati nella misura del 19%, così come collegi e conviti +28%, a fronte di una diminuzione per cinema e teatri del -28%, autorimesse e concessionari -46%, depositi dei supermercati -69%, autolavaggi -49% e banche -6% (il dettaglio delle ripartizioni nello schema qui in basso). Le variazioni applicate, per lo più per obblighi derivanti dalla legge – come ha spiegato il consulente tecnico incaricato dal Comune di aggiornare il piano tariffario – in realtà sarebbero potute essere ancora più premiali o penalizzanti, a seconda dei casi, nei confronti di determinate categorie, se non fosse che la giunta Biancheri ha cercato di operare, nel limite del possibile, un’equiparazione tra le diverse tipologie commerciali al fine di evitare maggiori disparita di trattamento.

Generico maggio 2023

“Un aspetto che vorrei evidenziare dato che molte saranno le famiglie e gli operatori che vedranno aumentare il costo della Tari è a che punto siamo con il discorso evasione e come verrà migliorato il servizio perché, dai dati comunicati dagli uffici, l’importo accertato di evasione dal 2014 al 2022 è di euro 24 milioni di euro, di cui sono stati incassati 14 milioni circa ma residuano ancora ben 10 milioni. Questo perché i cittadini che pagano la tari la continueranno a pagare, anche se aumentata, ma vogliono capire a che punto è l’Amministrazione nei confronti di quei proprietari di immobili che, invece, continuano a non pagare quanto dovuto e, conseguentemente, quanto il recupero dell’evaso influirà sulla riduzione della tariffa tari per tutte le famiglie. Sulle scuole e il loro aumento della Tari ho chiesto che non venga aumentata la tariffa per l’importante ruolo sociale che svolgono e perché penalizzerebbero ulteriormente le famiglie numerose già penalizzate”, – il commento della consigliera di maggioranza Ethel Moreno -.