Carcere

Sanremo, Sappe: «Tenativo di introdurre droga nella casa circondariale. Non è la prima volta»

«Chiediamo alla politica e all'amministrazione penitenziaria una maggiore attenzione e un potenziamento del settore sicurezza»

Sanremo. «Nel primo pomeriggio di mercoledì, una signora di origini italiane giunta presso l’accettazione colloqui della Casa Circondariale di Sanremo ha cercato di introdurre illecitamente droga, durante i controlli con il supporto delle unità cinofile della Polizia Penitenziaria, sono stati rinvenuti circa 50 grammi di sostanza stupefacente, tra cui hascisc, cocaina, e compresse di subotex (fgarmaco altamente stupefacente)» comunicano dal Sappe.

Alcuni poliziotti penitenziari hanno fatto la scoperta e arrestato la donna, evitando che la droga venisse consumata e spacciata all’interno dell’istituto. «Non è la prima volta –  afferma il Segretario Regionale Sappe Vincenzo Tristaino – che nelle carceri liguri vengono rinvenute sostanze illecite e oggetti non consentiti, come ad esempio telefoni cellulari utilizzati dai detenuti per comunicare con l’esterno. Per questo chiediamo alla Politica e all’ Amministrazione Penitenziaria una maggiore attenzione e un potenziamento del settore sicurezza carceri, oggi l’argomento in questione si sta allontanando dalle priorità gestionali dei penitenziari, ne è testimone la limitazione delle perquisizioni all’interno delle camere detentive, effettuate non più in maniera preventiva, tant’è che bisogna premunirsi di innumerevoli permessi prima di esercitare queste delicate operazioni di servizio, che il più delle volte vanificano l’effetto sorpresa. L’enorme sforzo dei Poliziotti Penitenziari di Sanremo a cui va un plauso per l’eccellente operazione e per quanto rinvenuto, non basta!»

«E’ indispensabile dotare il Corpo di maggiori strumenti tecnologici e di un organico sufficientemente potenziato per poter implementare i controlli sui familiari dei detenuti che accedono ai colloqui e su tutto il perimetro esterno dell’istituto oggetto di lanci di oggetti non consentiti e di sostanze stupefacenti. Per il sindacato il Ministro della Giustizia e il nuovo Capo Dipartimento devono rivedere l’assetto organizzativo e le competenze del Corpo. L’ attività drovrebbe essere supportata costantemente da nuclei antidroga e anti intrusione in ogni sede penitenziaria. La Polizia Penitenziaria deve essere altresì dotata di nuove apparecchiature  tecnologiche  per poter contrastare le comunicazioni con l’esterno» conclude la nota stampa del Sappe.

 

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