Sanremo. E’ stato il turismo il tema centrale dell’incontro, molto partecipato, organizzato dall’Associazione Forum nelle sale del Palazzo Roverizio di via Escoffier. L’argomento trattato è stato “Lo spettacolo è l’entroterra. E continua in riva al mare”. Citando lo scrittore matuziano Italo Calvino “Di una città non godi delle 7 o 77 meraviglie ma della risposta che dà ad una domanda”, l’incontro è stato presentato dal presidente della già citata associazione Luigi Ragone e moderato dall’ex assessore a Palazzo Bellevue Giuseppe Sbezzo Malfei. Sono intervenuti: il sindaco di Perinaldo Francesco Guglielmi, quello di Dolceacqua Fulvio Gazzola ed il primo cittadino di Badalucco Matteo Orengo. C’era poi l’ex assessore al Turismo a Palazzo Bellevue Alessandro Sindoni, l’assessore regionale Marco Scajola e la giornalista per Dove, Io Donna, Bell’Italia, In Viaggio e Style Ornella D’Alessio. Presente anche Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio di Imperia.
Francesco Guglielmi «L’agricoltura ha caratterizzato e sfamato i nostri borghi» afferma il primo cittadino perinaldese, che ripercorre la storia della coltivazione nel nostro entroterra, partendo da inizio ‘900, con l’arrivo dei primi concimi industriali. Ha parlato poi della ovvia importanza dell’olivo e di come i turisti vengano nelle nostre lande per sete di conoscenza.
Matteo Orengo «E importante confrontarci sulle questioni importanti della nostra provincia. Nei borghi dell’entroterra c’è quel senso di amore che nelle città non si riesce più a percepire. E’ da tanto che sento parlare di quanto sia importante l’entroterra, ma ho visto fare pochi investimenti». Anche il sindaco di Badalucco cita l’importanza dell’olio d’oliva, vera e propria eccellenza locale e soprattutto del piccolo Comune della Valle Armea. E poi ribadisce «La Liguria è un entroterra con il mare».
Fulvio Gazzola «Negli anni 80′, a seguito della crisi del settore florovivaistico, l’economia di Dolceacqua si è spostata sul turismo. E posso dire che un paese dove la gente vive di turismo è un posto di persone felici». Il sindaco poi descrive come dopo la “svolta turistica” siano cresciuti i ristoranti, i bar, la popolazione e siano rimasti stabili i negozi di alimentari, nonostante la vicinanza a molti supermercati.
Alessandro Sindoni «E’ importante sentire gli amministratori veri che stanno in mezzo alla gente e non seduti dietro la scrivania in un palazzo. Vedo tante persone che hanno più esperienza di me. Sanremo potrebbe essere il Comune da traino per tutto l’entroterra. Nel 2019 però, quando sono entrato nel consiglio comunale, non riuscivamo a comunicare con la popolazione, figuriamoci con i turisti. Fino a quel momento la comunicazione del Comune di Sanremo non esisteva. Abbiamo creato un brand, un sito, una pagina social. I contatti son0 cresciuti». L’ex assessore ribadisce poi l’importanza di fare sistema tra i Comuni coinvolti. «Bisogna prendere ad esempio Sanremo – continua Sindoni – oggi siamo abituati a lavorare con il consorzio, che per me è un sistema obsoleto. Dobbiamo cambiare la mentalità di tutti, anche degli imprenditori privati. Vogliamo parlare del patrimonio culturale di Sanremo? Oramai il turismo è diventato infedele. Quindi noi dobbiamo comunicare meglio per fa conoscere il nostro clima ed il nostro fantastico entroterra. LA ciclabile vale 100 impianti di risalita del Trentino. Con lei arrivano turisti da tutta Europa, ma si può fare di meglio». In conclusione viene citata anche l’enogastronomia locale e tutte le sue potenzialità di attrazione turistica.
Ornella D’Alessio «La chiave vincente di tutto l’entroterra sono le comunità, perché solo dove la comunità e viva la gente si trova bene. E quindi il turista torna, molto più attento dopo il covid ed in ricerca dell’unicità. Sarebbe importante collegare la pista ciclabile costiera con l’interno. Forse però mancano i servizi. Sanremo brilla anche grazie all’entroterra».
Marco Scajola «Il tema del turismo è accattivante, soprattutto qua a Sanremo. Sempre moto attuale. Tutte le iziative partono da un assessorato che si occupa del territorio e dell’urbanistica. L’obiettivo primario è quello di trovare risorse e pianificare insieme ai Comuni, senza agire a macchia di leopardo. In passato non c’era interesse a collaborare tra Comune e Comune. Quando un Comune grosso fa programmazione urbanistica deve anche pensare alle strade che escono dal proprio territorio. Anche questo è fare turismo».
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