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Provincia di Imperia: depressione e disturbi mentali, ne soffre il 66% della popolazione ma chiedere aiuto è ancora un “tabù”

7 maggio 2023 | 07:25
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Provincia di Imperia: depressione e disturbi mentali, ne soffre il 66% della popolazione ma chiedere aiuto è ancora un “tabù”

Nell’Asl1 sono 4 mila i pazienti, con un aumento di circa 400 persone ogni anno. I più colpiti sono gli uomini

Imperia. La popolazione ligure ha un elevatissimo tasso di malessere psicologico che continua, spaventosamente ad aumentare, in modo particolare per i casi di depressione e attacchi di ansia. Secondo il report dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria il 66% della popolazione ligure presenta seri disturbi mentali reiterati nel tempo.

Per quanto riguarda la popolazione della provincia di Imperia i disturbi dell’umore di tipo depressivo stanno raggiungendo livelli preoccupanti, come conferma il dottore Marco Mollica, direttore del Dipartimento integrato salute mentale e dipendenze Asl1: «I disturbi dell’umore di tipo depressivo possono essere caratterizzati dal bipolarismo, dove si passa da una forte depressione ad euforia morbosa per arrivare all’ansia in tutte le sue declinazioni. Queste forme psicopatologiche costituiscono la maggioranza della casistica che riscontriamo nei nostri servizi territoriali».

Nel caso specifico l’Asl1 ha in cura nel dipartimento integrato di salute mentale circa 4 mila pazienti, con un aumento di circa 400 persone ogni anno. «Dobbiamo fare non solo i conti con l’aumento dei pazienti ma anche con la carenza delle risorse, per questo come Asl1 abbiamo avviato iniziative che, dopo 1 anno dal mio insediamento come direttore, porteranno ad una convenzione con gli specializzandi dell’università di Genova» commenta il dottor Mollica.

Il disturbo depressivo interessa il 4% della popolazione mondiale, circa 280 milioni di persone e la sua fase più estrema è il suicidio, considerata la terza causa di morte più diffusa al mondo, dopo cancro e incidenti: a togliersi la vita sono circa una persona ogni 40 secondi in tutto il mondo. La fascia d’età maggiormente colpita dai suicidi è quella degli uomini, tra l’ adolescenza e i 50anni circa.

«Il periodo Covid ha aggravato la situazione soprattutto perché la chiusura dei servizi ha portato all’interruzione dei trattamenti e quindi ad una maggiore utilizzazione di farmaci come ansiolitici e antidepressivi. Secondo i dati dell’OMS il medicinale più diffuso è il Tavor, che ha un mercato superiore all’aspirinae si stima che in Liguria vengano spesi in psicofarmaci circa 1,6 milioni di euro» sottolinea il direttore.

Cosa bisogna fare quando si pensa di soffrire di depressione e ansia e sia ha un problema correlato? «Fondamentale è imparare a chiedere aiuto.”Più informati più liberi” a superare lo stigma e la vergogna all’accesso ai servizi. La maggior parte della popolazione si rivolge ad un neurologo ma chiedere aiuto ad uno specialista dei disturbi mentali rimane ancora un tabù e questa barriera deve essere abbattuta» conclude il dottor Mollica.

Si può accedere alle cure in maniera libera, recandosi in accoglienza dalle ore 8 alle 15 dal lunedì al venerdì, tramite propria istanza o con impegnativa del medico di base o inviati da una associazione. Per chi avesse bisogno basta comporre il numero del centralino dell’ospedale chiedere di parlare con il reparto.