Meglio tardi che mai

Porto di Ospedaletti, pubblica utilità in delibera. Ora i nodi cauzione, ricorsi e risarcimenti

A distanza di 98 giorni dall'approvazione del consiglio comunale, l'ente locale promulga l'atto fondamentale in vista del bando di gara europeo per l'assegnazione dei lavori

Ospedaletti. E’ stata pubblicata questo pomeriggio sull’albo pretorio della cittadina delle rose l’importante delibera con cui il consiglio comunale, nella seduta dello scorso 16 febbraio, ha approvato, a maggioranza, la pubblica utilità del progetto presentato dalla Nuovo porto di Ospedaletti srl (cordata franco-italiana), per il recupero e la riqualificazione dell’ecomostro di Baia Verde.

La pubblicazione all’albo del Comune rappresenta uno step fondamentale verso l’indizione del bando di gara europeo per l’assegnazione dei lavori, stimati in circa 90 milioni di euro. A fronte dell’atto evidenziato ai terzi, la delibera deve rimanere accessibile per un tempo massimo di 30 giorni, entro i quali può essere proposto ricorso al Tar Liguria per la richiesta di annullamento. Ipotesi tutt’altro che remota, visto che un primo ricorso al tribunale amministrativo regionale è già stato presentato dal fallimento Fin.Im. (ex soggetto attuatore), ancor prima che la delibera fosse pubblicata, e un altro verrà sicuramente depositato dalla Sofim dell’ingegnere romano Enrico Migliardi ora che lo è.

Oltre agli ostacoli derivanti da eventuali sentenze sfavorevoli della giustizia amministrativa regionale e nazionale, i cui tempi sono sempre piuttosto incerti, prima che l’amministrazione Cimiotti possa arrivare alla tanto attesa gara europea per lo sblocco del cantiere, devono essere sciolti almeno altri due nodi cruciali. Il primo è dato dall’integrazione delle cauzioni che la Nuovo porto di Ospedaletti (mandataria), unitamente alla Cem Spa di Napoli (mandante), devono ancora presentare. Poi rimane da capire se il nuovo soggetto promotore sarà disponibile ad accollarsi il rischio derivante delle cause pendenti per il risarcimento danni, preteso dal fallimento Fin.Im, per il clamoroso annullamento di tutti gli atti relativi all’iter autorizzativo del vecchio progetto Parco & Marina di Baia Verde. Si parla di almeno 25 milioni di euro in caso di condanna. Un’assunzione di responsabilità non prevista nella prima stesura della matrice dei rischi, oggetto di una richiesta specifica inoltrata venerdì dal municipio alla Nuovo porto di Ospedaletti, mentre i promotori del restyling avevano già acconsentito ad accollarsi il rischio che le opere e i beni realizzati da Fin.Im. possano essere dichiarati dal tribunale di proprietà privata e non pubblica.

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