Pieve di Teco, a scuola i piccoli alunni imparano a coltivare e a rispettare l’ambiente con l’orto didattico

3 maggio 2023 | 08:46
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Coinvolte le classi della scuola dell’infanzia e la prima della scuola primaria

Pieve di Teco. Piantano, seminano e raccolgono. Ma puliscono anche le aiuole dalle erbacce ed inaffiano le piantine: piccoli agricoltori crescono e con loro anche la passione per la natura e l’ambiente. A disposizione anche una serra e un capanno con tutti gli attrezzi per lavorare con l’aiuto delle loro maestre. Il progetto di continuità si chiama “Crescere coltivatori: coltivare la lettura e coltivare l’orto”: un importante insegnamento per il rispetto della natura ma anche per il territorio dove si vive assieme alla conoscenza dei prodotti locali. Coinvolte le classi della scuola dell’infanzia e la prima della scuola primaria che si sono divisi i compiti per la cura di un orto tutto loro. «Qui abbiamo la serra- racconta un piccolo alunno- e là c’è la casetta degli attrezzi». Spiega con minuzia tutto ciò che c’è dentro , dalle pale, alle zappe, al terriccio che utilizzano per piantare i semini, e poi con orgoglio indica una zona dove lui con i suoi compagni hanno piantato le patate e le fragole. «A novembre abbiamo raccolto la zucca e ci siamo fatti una bella frittata» racconta invece la vice preside. Uno degli scopi dell’orto didattico è anche la sana alimentazione con i prodotti dell’orto con i prodotti di stagione. E allora via alle merende con pane e pomodori, con l’olio ma anche frutta con le fragole scrupolosamente raccolte dai giovani studenti. Ogni classe ha una propria zona assegnata ma all’occorrenza si condivide con tutti. Un’ora al giorno è dedicata a quest’attività e a parte un paio di giorni di pioggia, i piccoli agricoltori sono usciti ad occuparsi del loro orticello ogni giorno: con il sole, con il vento e con le nuvole.

« Stiamo cercando di creare un curriculum verticale che va dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria sia in ambito scientifico che linguistico- spiega la dirigente scolastica Serena Carelli– oggi stiamo documentando il progetto di continuitàche svolgiamo qua a Pieve di Teco sull’orto didattico. Lo abbiamo inaugurato lo scorso anno scolastico grazie al finanziamento legato ai patti di comunità con il territorio. Per noi è uno spazio importante perché per fare progetti ci vogliono anche gli spazi e il materiale su cui lavorare, oltre agli alunni e ai docenti occorre avere anche uno spazio di apprendimento allestito. Quest’anno i docenti stanno lavorando sull’orto didattico con i piccoli che lavorano concretamente in questo spazio e vedono le piantine crescere mentre la scuola secondaria li studia dal punto di vista scientifico. È sicuramente importante per un Istituto avere un curriculum verticale perché c’è una visione comune, si cerca di affrontare gli stessi temi a misura di bambino perché si affrontano con i piccoli in certi modi e con i grandi in maniera più approfondita avendo questo filo conduttore che ci guida».

«Quest’anno- spiega la maestra Vanda Cha– abbiamo portato avanti questo progetto molto importante, abbiamo iniziato con la coltivazione dei semi dell’aglio di Vessalico e a gennaio con la semina del grano e poi le patate terminando con la semina dei fagioli. I bambini sono stati molto contenti di portare avanti quest’attività didattica assieme ai loro amici della classe prima della primaria ed è stato un bel lavoro. Il progetto continuità lo abbiamo seguito io , sulla parte pratica e la maestra Alessia Martini sulla parte letteraria con l’albero Giovanni. Nella parte pratica i bambini hanno imparato il mestiere dei coltivatori ma anche parole nuove grazie all’attività dell’orto all’esterno della scuola. Un’attività laboratoriale molto impegnativa e molto seguita dai piccoli studenti. Una parte è stata dedicata all’apicoltura, sono venuti, infatti, a trovarci due apicoltori dove hanno spiegato la vita delle api e anche termini nuovi e oggetti che l’apicoltore usa e che i bimbi non avevano mai visto. I bambini erano molto interessati e stupiti perché non pensavano che la famiglia delle api avesse tanto lavoro da fare».

«Abbiamo pensato- spiega la maestra della scuola d’infanzia Alessia Martini– con le mie colleghe questo progetto che è ispirato alla programmazione annuale d’Istituto che si chiama “io , gli altri e la natura”. Fortunatamente abbiamo il terreno dietro la scuola che ci aiuta e i bambini sono stati protagonisti di questa semina e vedere le piante che crescono è stata una bella scoperta. Abbiamo organizzato in due parti il progetto, in primis da parte di noi insegnati cercando libri per poter affrontare l’argomento e poi abbiamo cercato con i bambini di utilizzare un libro che parlasse del ciclo delle stagioni, delle loro caratteristiche. Abbiamo creato con il legno l’albero Giovanni dove ogni ramo è dedicato ad ogni stagione per vedere come la natura cambia. Presto partiremo per una gita scolastica dove lo andremo ad adottare concretamente».

«Mi occupo di un progetto dedicato al potenziamento rivolto ai bambini di 5 anni. Abbiamo iniziato- racconta la maestra Gianna Spinelli con delle schede e da due mesi a questa parte abbiamo preparato degli esercizi mirati per ogni bambino. Abbiamo approfittato di questo progetto legato all’orto per potenziare il linguaggio ed in occasione della visita degli apicultori abbiamo imparato molte parole nuove. I bambini sono rimasti all’inizio stupiti perché erano parole che non avevano mai sentito come smielatore, affumicatoio o arnia. Abbiamo lavorato sulla pronuncia, sulla divisione in sillabe, sul primo e ultimo suono. Ci è sembrato giusto proporre ai bambini prodotti della nostra terra».

«Ho seguito il laboratorio manipolativo e nel mio laboratorio abbiamo cercato di fare tutto ciò che si fa con le mani- spiega la maestra Laura Vallieri– anche per le feste come Natale, festa della gentilezza. Ricicliamo molto e quest’anno è anche il tema della programmazione e cerchiamo di seguire il filo conduttore. Nei laboratori ci dividiamo per gruppi a seconda dell’età».