La querelle

Palasport, tempo perso e più soldi per i lavori. L’impresa esclusa: «Andremo alla Corte dei conti»

Parla il presidente di Sicrea Cantieri Stefano Boccuccia: «Il Comune rischia di sprecare 500 mila euro». Dal municipio visione diametralmente opposta: "I ritardi dell'impresa sono la causa dell'aumento prezzi"

Sanremo. «Di cantieri pubblici nell’arco della nostra storia imprenditoriale ne abbiamo seguiti tanti, ma mai ci era capitata una situazione come quella in cui siamo venuti a trovarci con il Comune di Sanremo». A dichiararlo, a proposito del caso palasport in costruzione a Pian di Poma, è Stefano Boccuccia, presidente di Sicrea Cantieri srl, l’impresa costruttrice estromessa dai lavori del nuovo palazzetto a causa del contenzioso aperto con Palazzo Bellevue che imputa alla società controllata dalla romana Imaco Spa, di aver accumulato oltre un anno e mezzo di ritardi nella realizzazione dell’opera pubblica.

Boccuccia interviene a meno di 24 ore dall’annuncio dato ieri dall’amministrazione Biancheri, del subentro nell’operazione in leasing, del valore di oltre 16 milioni di euro, di una nuova società capogruppo, la locale Giò Costruzioni di Sanremo, che erediterà il compito di terminare le opere in cemento armato incompiute. Annuncio seguito dalla richiesta da parte della nuova mandataria di un correttivo nell’ordine dei 2,7 milioni di euro sul valore dei prezzi iscritti nel capitolato d’appalto originario. «Quando ho appreso i termini delle richieste avanzate dalla nuova associazione temporanea di imprese composta da Giò Costruzioni, Tipiesse Spa di Villa D’Adda (in sostituzione del Consorzio Ercole Stabile Scral di cui fa comunque parte, ndr) e A&T Europe S.p.a. di Mantova, sono rimasto stupito. Oggi il Comune di Sanremo dichiara di essere pronto ad adeguare il piano economico finanziario per un incremento economico stimato dalla nuova a.t.i. in 2,7 milioni, quando come Sicrea Cantieri avevamo chiesto un correttivo più vantaggioso per l’ente locale di circa 500 mila euro».

«Al di là delle tempistiche sbandierate dall’amministrazione comunale – continua Boccuccia -, i tempi per la ripresa dei lavori saranno lunghi. L’area rimane in possesso di Sicrea e lo sarà fino all’esito dell’accertamento tecnico preventivo disposto dal tribunale di Imperia. Dato che l’adeguamento richiesto dalla nuova associazione temporanea di imprese è superiore di 500 mila euro rispetto a quanto richiesto da Sicrea Cantieri (2,2 milioni) lo scorso anno, auspico un intervento della Corte dei conti regionale per le valutazioni del caso».

Visione delle cose e versione diametralmente opposta da parte di Palazzo Bellevue. Fonti comunali spiegano, replicando a Boccuccia: «L’adeguamento dei prezzi sarebbe stato concesso anche a Sicrea Cantieri e ci sono incontri e atti che lo testimoniano. La rescissione anticipata del contratto nei loro confronti è dovuta ai gravi ritardi accumulati sul cronoprogramma. Anzi, è a causa di quei ritardi ingiustificati che l’adeguamento da concedere ora è lievitato. Il riequilibrio del piano economico finanziario – concludono dal Comune – è ancora tutto da valutare. Sarà sottoposto prossimamente al Collegio consuntivo tecnico».

(In copertina Stefano Boccuccia e due vedute del cantiere del palasport fermo)

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