Montalto Carpasio, il bilancio di fine mandato del consigliere comunale Davide Lupano

12 maggio 2023 | 11:44
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Montalto Carpasio, il bilancio di fine mandato del consigliere comunale Davide Lupano

Non si ricandiderà e, come già apparso chiaro in passato, non è assolutamente soddisfatto dell’operato del sindaco Mariano Bianchi e della maggioranza

Montalto Carpasio. Si avvicina il giorno delle elezioni nel piccolo Comune della Valle Argentina ed il consigliere di opposizione Davide Lupano tira le somme del fine mandato. Non si ricandiderà e, come già apparso chiaro in passato, non è assolutamente soddisfatto dell’operato del sindaco Mariano Bianchi e della maggioranza in consiglio.

Scrive Lupano parlando del  «Proprio impegno profuso con costante dedizione, nonostante le ripetute pressioni subite e gli attacchi mirati, finalizzati ad ostacolare l’azione ispettiva fino al punto di ridicolizzarla. Azione legittima che fin da subito è stata mal digerita dall’Amministrazione in carica poiché reduce da anni di totale assenza di opposizione. Già nel 2019 il Sindaco depositò due distinti esposti-denuncia ipotizzando a carico del Consigliere il reato di “interruzione di pubblico servizio” proprio per l’attività ispettiva posta in essere. Seguirono un paio di esposti alla Prefettura di cui uno dai contenuti aberranti a firma esclusiva di tutti i Consiglieri di maggioranza. Non solo, infatti è emerso agli atti che lo stesso Sindaco si prodigò per contattare personalmente l’Autorità provinciale dei Carabinieri per lamentare la situazione, nella piena consapevolezza del ruolo professionale ricoperto dallo scrivente, peraltro sempre tenuto ben distinto dal percorso politico intrapreso. Iniziativa a dir poco sconcertante, per non dire subdola e scorretta, intrapresa in modo arguto per screditare a largo raggio la figura sempre più scomoda del Consigliere».

Continua Lupano «Per meglio comprendere il tenore delle ripetute litanie sciorinate dell’Amministrazione comunale, si riportano alcuni stralci salienti estrapolati dagli esposti e dalle dichiarazioni che, è bene ricordare, non hanno mai lasciato possibilità di replica in quanto spesso e volentieri estromessi dal Protocollo».
– “stolkeraggio” messo in essere dal Consigliere
– Clima negativo generato dal Consigliere…
– Indagare in modo compulsivo da parte del Consigliere
– Servirsi delle sue fantomatiche conclusioni per lanciare allusioni su presunti favoritismi, scorrettezza da parte del Sindaco e degli Amministratori
– “…Segretari che se ne sono andati altrove per via dell’aria irrespirabile che si respira negli uffici…”
– …nessuno di loro (ndr i segretari comunali) intende impiegare il proprio tempo per rispondere alle false accuse del Consigliere
– Gli impiegati hanno timore per non dire paura ed i tecnici lavorano per soddisfare le sue “curiosità”
– ..,attività ostruzionistica del consigliere
– L’Amministrazione si trova impossibilitata a portare a termine gli obiettivi che si era prefissati all’inizio del proprio mandato.
– Il consigliere ha preso di mira i Consiglieri di Maggioranza accusandoli di ricevere favoritismi
– Durante i Consigli il suo comportamento risulta irriverente ed addirittura intimidatorio
– …proprio perchè facente parte dell’Arma dei Carabinieri ci si dovrebbe aspettare da lui un comportamento ed un’etica ben diversa.
– Il Sindaco intende dimettersi poiché non più disponibile a difendersi dai continui attacchi del Consigliere Lupano (esposto del 22.04.2020)
– Tutto il tempo trascorso nel mandato in corso è stato vanificato.
– Due anni buttati al vento!

«Conclusioni che lasciano l’amaro in bocca – dice Lupano – soprattutto perché proferite da quegli stessi Consiglieri di maggioranza che hanno sempre invocato. lo spirito propositivo e collaborativo tra le parti. Di contro si elencano solo alcuni degli obiettivi raggiunti e/o delle verifiche effettuate dal Consigliere, i cui riscontri di fondatezza e le consequenziali risoluzioni bonarie e non bonarie, hanno comunque impedito ulteriori gravi derive nella gestione amministrativa dell’Ente: 1)2018 – A seguito di Sanzioni INAIL contestate al Sindaco e pagate con denaro pubblico prelevato dal Bilancio, l’intervento del Consigliere ha permesso di recuperare tali somme impropriamente impiegate e rifuse con proprie risorse dal Responsabile del servizio. 2) Monitoraggio di alcune pratiche di edilizie ancora aperte dal 2018, che hanno visto tempi di totale inerzia del tutto irragionevoli. 3) Rilevate irregolarità nella gestione della c.d. “compostiera di comunità” il cui monitoraggio, peraltro assai difficile nell’acquisizione dei documenti necessari, ebbe conforto mediante almeno quattro contestazioni per reati ambientali a carico del responsabile del Comune, rilevati dalla Polizia Provinciale e dei CC Forestali. 4) Attenzionata la pratica relativa alla mancata richiesta di rimborso di talune spese anticipate dall’Ente Locale per conto di una Ditta esterna incaricata al recupero della spazzatura, mediante mezzi comunali concessi in comodato d’uso con precise clausole contrattuali. Interrogazione depositata agli atti e che alla data odierna è rimasta provvidenzialmente priva di riscontro. 5) Individuate conflittualità tra il RUP di una Gara d’appalto per lavori pubblici ed un partecipante (poi vincitore), rivelatosi imparentato con il medesimo Responsabile Unico del Procedimento. Appena appresa la “curiosità” del Consigliere, lo stesso RUP rassegnò le proprie dimissioni dall’incarico. 6) Rilevate incongruenze nell’applicazione della TOSAP (Tassa occupazione suolo pubblico) in capo ad una Ditta edile per dei lavori di edilizia privata. Se in un primo momento il sottoscritto fu schernito dagli Uffici preposti ed additato come persecutore incallito con pretese fantasiose, successivamente la Corte dei Conti di Genova interpellata dal Consigliere, ha ritenuto fondata la segnalazione ed indotto il Comune a recuperare i 1.000 euro mancanti con una Determinazione ad hoc facilmente consultabile agli atti. 7) Rilevate incongruenze gravi nella redazione “poco genuina” delle c.d. “schede di controllo” periodico delle compostiere domestiche, con precise contestazioni da parte dell’Autorità Giudiziaria nei confronti del Tecnico redattore. 8) Riscontrati importi TARI inferiori al dovuto su due annualità, in capo ad un Utente (peraltro anche Amministratore), a cui fece seguito una puntuale ammissione di errore da parte del Responsabile Finanziario ed il recupero delle somme mancanti per un riconteggio a favore degli altri contribuenti. 9) Rilevata l’omessa astensione del Sindaco in una deliberazione di Giunta in cui veniva trattato un argomento d’interesse esclusivo del Sindaco stesso. Nella circostanza, e solo dopo la segnalazione di irregolarità rilevata dal Consigliere, il Segretario comunale replicava richiamando un “errore materiale” nel verbale da lui stesso certificato, garantendo l’astensione del Sindaco dalla votazione nonostante nell’atto pubblico comparisse la sua firma autografa in calce. 10) Incongruenza rilevata in una richiesta di rimborso di spese legali sostenute dall’Amministratore (parcelle di Studio Legale), i cui riferimenti presenti in Descrizione, esulano dalla pratica giudiziaria oggetto della Tutela Legale prevista. In buona sostanza una delle due parcelle portata al rimborso, riportava in descrizione “Redazione e deposito secondo esposto nei confronti del Sig. Lupano presso la Procura della Repubblica di Imperia”, vale a dire un’attività intrapresa dal Sindaco in forma strettamente privata, per la quale si è contestata la possibilità di procedere ad un rimborso. Pratica tutt’ora ferma fino a fine mandato elettorale dello scrivente».

Spiega ancora Lupano «Or bene è facilmente intuibile che per smascherare tutte queste “imperfezioni” c’è stato bisogno di un’attenta e capillare consultazione di documentazione agli atti. Se in via generale il forte fastidio percepito dal soggetto “controllato” è uno stato emotivo umanamente comprensibile, è
altrettanto vero che una tale presa di posizione da parte di rappresentanti della Pubblica Amministrazione per ostacolare ogni principio di trasparenza a discapito del Consigliere, non è cosa giustificabile. Altro aspetto non trascurabile è il fatto che il Consigliere di minoranza non ha mai criticato ed ostacolato alcuna scelta politica dell’Amministrazione, pertanto non si comprende lo sconforto della maggioranza esternato con l’affermazione “due anni buttati al vento” piuttosto che “l’impossibilità di portare a termine gli obiettivi prefissati ad inizio mandato” per colpa del Consigliere. In fine diventa altresì poco credibile e parecchio screditante per la categoria professionale coinvolta, voler sostenere che più Segretari comunali abbiano preferito scappare da un Comune di 500 abitanti a causa delle legittime verifiche poste in essere da un Consigliere di minoranza. Se tutto era regolare e cristallino non si comprende quale fosse la difficoltà manifesta di poter esibire i riscontri documentali richiesti tutti in formato digitale e di facile trasmissione – e conclude – Non resta che auspicare altrettanta determinazione sui generis anche da parte della nuova opposizione, se non altro per rendere onore al sano principio del buon andamento della pubblica amministrazione, della trasparenza e dell’onestà intellettuale, sempre a salvaguardia del bene primario in gioco in questo campo, vale a dire l’interesse pubblico».

Contattato telefonicamente il sindaco Mariano Bianchi replica «Tutti gli accessi agli atti da parte di Lupano sono sproporzionati rispetto alla dimensioni del comune. Ha boicottato il lavoro degli uffici mettendoli a dura prove. Ringrazio i dipendenti per il lavoro svolto. Il prefetto deve essere messo a conoscenza di queste situazioni. Se riteneva giusto Lupano poteva ricandidarsi. La gente ha visto il lavoro che abbiamo fatto».