Monaco ribalta la serie, grande vittoria a Tel Aviv

Principato di Monaco. Grande, grandissima impresa del Roca Team, che sbanca Tel Aviv, si riprende il fattore campo e adesso tutta la pressione è sul Maccabi, obbligato a vincere in casa se vuole avere ancora una speranza di salire sul volo per Kaunas, destinazione Final Four.

Era il campo meno facile per una squadra ospite, solo due le sconfitte casalinghe del Maccabi in tutta la stagione, ma questa sera coach Obradovic ha impartito una lezione di basket allo staff israeliano, e proprio facendo leva su quel fattore che secondo molti critici difetta al Monaco, ovvero la capacità di giocare su ritmi diversi.

In uno Yad Eliahu rovente, il Maccabi inizia con una zona 2-3 che viene subito scardinata da due triple monegasche , e Kattash è subito costretto a passare ad uomo; ma quello che gli israeliani non si aspettano sono i ritmi bassi del Roca Team. Con Mike James stabilmente al comando delle operazioni, la squadra di Kattash naviga tra zona e uomo senza riuscire a limitare il gioco del Roca Team, fatto di ritmi bassi, isolamenti e tiri da fuori, e senza mai rendersi pericolosa in attacco, eccetto una fiammata di Colson a inizio secondo quarto.

In realtà quello che determina il 32 a 41 con cui si conclude il primo tempo non sono i 18 punti del nativo di Portland, ma è la scelta di Obradovic di negare la transizione al Maccabi giocando proprio in maniera compassata, rendendo inefficace la principale arma degli israeliani. E senza la possibilità di aprire subito il gioco, Lorenzo Brown e Wade Baldwin sono costretti ad attaccare una difesa schierata e che cambia su tutto e tutti, e che inizia dalla scelta di giocare il più possibile al limite dei 24 secondi.

Nel terzo quarto la situazione si complica, perché il Maccabi produce il suo massimo sforzo, sospinto da un Bonzie Colson ispirato, che attacca e difende duro, dai lampi di Hilliard, e finalmente da un gioco che riesce a svilupparsi in velocità ed intensità. Ma è qui che il Monaco vince la partita e forse anche la serie: dopo il terrificante one man show di Mike James del primo tempo, adesso è la squadra tutta a reggere l’urto, e pur subendo un parziale di 25 a 19 riesce a conservare tre punti di vantaggio, che poi nel quarto quarto John Brown III e Okobo ampliano, ben assistiti da un Jordan Loyd sempre positivo e impreziositi da una clamorosa rubata con tuffo di Motiejunas che è il perfetto indicatore della carica agonistica esibita questa sera dal Roca Team.

Senza esagerare, possiamo tranquillamente dire che questa partita può essere il punto di snodo della serie, può essere la chiave che apre le porte dell’aereo per Kaunas. Stasera coach Obradovic ha vinto imponendo il ritmo basso e controllato che ha permesso al Monaco di sfruttare la vena dei suoi singoli, prima Mike James e poi gli altri; ha vinto negando al Maccabi la transizione, sterilizzando la creatività e la vena realizzativa di Lorenzo Brown e di Baldwin, 12 e 16 punti rispettivamente ma non dando mai la sensazione di essere in controllo del match.

E finalmente Mike James è tornato ad essere se’ stesso, un egoista e narcisista in grado di rompere gli equilibri e di scardinare ogni difesa, salvo poi rientrare nei ranghi ed accettare di sacrificarsi per la squadra, anche se un paio di triple israeliane portano la sua firma di assente in difesa.

Quattro uomini in doppia cifra, più altri due a 9 punti, 17 assist e 5 palle perse sono la fotografia precisa di una solidità di squadra ritrovata e rinnovata, e se prima di gara 1 eravamo dubbiosi e scettici, e prima di gara 2 tristi e depressi, adesso che abbiamo visto due partite solide e ben giocate, adesso che il Roca Team ha fatto l’impresa di vincere a Tel Aviv, ebbene adesso abbiamo la serenità e la certezza che il destino del Monaco è nelle sue mani. Giovedì si va in campo per chiudere la serie, non ci sono alternative: e stavolta è il Maccabi ad essere spalle al muro.

Marco Ghisalberti Streambasket.com
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