Massimo D’Alema a Imperia per ricordare l’Onorevole Alessandro Natta

23 maggio 2023 | 16:35
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«Un maestro, un grande intellettuale, un uomo di una cultura classica straordinaria e di grande rettitudine»

Imperia. Nel 1984 Alessandro Natta diventa segretario del partito comunista, succedendo a Berlinguer e segnando una pagina di storia politica nazionale e di Imperia. L’onorevole Natta nato ad Oneglia, il 7 gennaio 1918 e morto ad Imperia il 23 maggio 2001, viene oggi ricordato sulla sua tomba, direttamente dal già presidente del Consiglio Massimo D’Alema.

«E’ per me un grande onore essere qui e ricordare una grande personalità che ha rappresentato molto nella vita del nostro Paese, ma anche nella mia vita personale. Sono cresciuto a Genova, mio padre era il numero 2 di quella lista del partito comunista di cui era capolista Natta. Ho avuto modo di conoscerlo quando ero ragazzo e di averlo sentito vicino in tanti momenti della mia vita, un maestro, un grande intellettuale, un uomo di una cultura classica straordinaria e grande rettitudine» Così il presidente D’Alema, alla presenza di una parte della politica imperiese, ha ricordato Natta.

«Mi ricordo un momento difficile, quando fu sostituito da segretario del partito, io fui uno dei protagonisti di quel cambiamento. Penso che la cosa lo abbia ferito umanamente ma abbia capito politicamente. Come direttore dell’Unità andai a casa sua ad intervistarlo e lui, convalescente, mi accolse dicendo: “Mi avete mandato via e mi vieni a fare l’intervista”, poi parlammo per tre ore. Aveva grandi qualità di cui la politica avrebbe bisogno anche oggi» conclude Massimo D’Alema.

Presente al ricordo dedicato a Natta anche il sindaco Claudio Scajola: «Un imperiese illustre. Ho un ricordo da bambino quando era capo gruppo di opposizione in consiglio comunale a Imperia con mio papà sindaco. Lo ricordo in incontri romani e a Imperia: un uomo tosto, colto, che conosceva e rispettava le istituzioni. Un modo di far politico oggi raro. Nel periodo che viviamo le contrapposizioni si notano troppo spesso sulla bassezza culturale e nel capire che prima di tutto ci deve essere il rispetto delle persone e delle istituzioni. Il livello è sceso ma speriamo sempre che possa crescere».