Martedì letterari

La Liguria dei sequestri agli oligarchi nel “Tesoro di Putin”

Presentato questo pomeriggio al Casinò di Sanremo il libro del giornalista Jacopo Iacoboni

Sanremo. Ci sono tanta Liguria, provincia di Imperia e Città dei fiori nel “Tesoro di Putin”, libro inchiesta presentato questo pomeriggio al teatro dell’Opera del Casinò, in occasione dei Martedi Letterari, da uno dei suoi due coautori, il giornalista della Stampa Jacopo Iacoboni.

Il saggio edito da Edizioni La Terza, firmato anche dal collega Gianluca Paolucci, raccoglie moltissime prove documentali che servono a ricostruire la rete dei forzieri di Putin e degli imprenditori vicini al Cremlino che li custodiscono, sparsi in tutta Europa e nel nostro Paese. «Proprio a Sanremo e a Imperia partirono i sequestri che ci furono sotto il governo di Mario Draghi. A Sanremo fu sequestrato lo yacht di un personaggio molto importante e molto vicino a Vladimir Putin, Gennady Timchenko, uno degli azionisti della Bank Rossia considerata dal dipartimento del Tesoro americano la cassa di Putin», – ha spiegato Iacoboni -.

«L’Italia offre ampio spazio per raccontare storie, non solo degli oligarchi. In questo nuovo libro ricostruiamo la rete delle persone fedeli a Putin. Uno dei suoi quattro yacht, il più grande, è stato sequestrato a Marina di Carrara. Aveva a proteggerlo una struttura di prestanomi molto complessi che culminava nel signor Eduard Khudaynatov, colui che acquistò a Portofino la villa della contessa Vacca Agusta. I russi amano particolarmente alcune aree dell’Italia, a partire dalla Liguria, quindi la Toscana e la Sardegna».

«Le ultime sanzioni del dicembre scorso contro l’export del gas e del petrolio russo stanno facendo molto male al bilancio della Federazione, – conclude Iacoboni -. Personalmente non credo che Putin possa sopravvivere politicamente alla guerra in Ucraina. Il problema è capire chi o cosa verrà dopo di lui e non è detto che sia per forza migliore».