Verso il voto

La candidata sindaco Maria Spinosi, lavoro a Ventimiglia: analisi e proposte di Ventimiglia progressista

La fotografia è impietosa: 53.000 lavoratori dipendenti in meno, compresi 6.000 frontalieri, meno 27.000 lavoratori autonomi. Inoltre il livello di qualifica è molto basso, per il 50% delle assunzioni non include il diploma

maria spinosi

Ventimiglia. «La fotografia sul lavoro in Provincia di Imperia, con un occhio particolare al territorio ventimigliese, è impietosa. 53.000 lavoratori dipendenti, compresi 6.000 frontalieri e 27.000 lavoratori autonomi. Inoltre il livello di qualifica è molto basso, per il 50% delle assunzioni non include il diploma».
«La scuola – spiega la candidata sindaco Maria Spinosi– è la soluzione per fornire al mercato i lavoratori qualificati tanto richiesti. Sennonché, in provincia di Imperia il tasso di abbandono scolastico è del 22% e Ventimiglia contribuisce a far salire la percentuale (Sanremo e Imperia hanno un tasso inferiore). È un dato assai drammatico: la media regionale è dell’11%».
«A Ventimiglia mancano troppi indirizzi scolastici, i ragazzi sono costretti ad andare a studiare a Imperia con problemi legati ai trasporti e al troppo tempio passato fuori casa rispetto ai coetanei del capoluogo. Tutto ciò contribuisce ad avere un abbandono sopra la media regionale.
La scuola è fondamentale anche in rapporto alle opportunità lavorative che provengono da Francia e Monaco. Anche qui è richiesta una formazione più completa ( non sono più sufficienti la terza media o parlare il francese, ora occorre almeno il diploma e la conoscenza di più lingue) per cui le assunzioni dei lavoratori italiani sono andate dimezzandosi (Fonte C.G.I.L. Provincia Imperia)».
«Ventimiglia Progressista crede fermamente che le soluzioni siano:
– I’introduzione del bilinguismo già dal primo anno scolastico;
– l’alta formazione con piena conoscenza  delle richieste lavorative di Francia e Monaco (in questo la Regione è completamente assente)
Nei prossimi anni Monaco implementerà il telelavoro e i nostri ragazzi devono poter competere con tutti gli altri. Occorrerebbe avere a Ventimiglia altre scuole con altri indirizzi come quello agrario e nautico in grado di formare lavoratori specializzati.
E poi lo sviluppo del Parco Roja prevedendo centri di ricerca in collaborazione con le Università italiane e francesi, l’insediamento di aziende tecnologiche e di green economy, così da creare un circolo virtuoso per tutta l’economia locale, oltre ad aumentare il livello del tessuto sociale.
Formazione e scuola sono quindi la strada per costruire il futuro della nostra città».

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