Il Roca Team naufraga in gara 4, brutta sconfitta a Tel Aviv

5 maggio 2023 | 09:44
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Il Roca Team naufraga in gara 4, brutta sconfitta a Tel Aviv
Il Roca Team naufraga in gara 4, brutta sconfitta a Tel Aviv
Il Roca Team naufraga in gara 4, brutta sconfitta a Tel Aviv
Il Roca Team naufraga in gara 4, brutta sconfitta a Tel Aviv

E adesso si va a gara 5, martedì o mercoledì, col fardello di questa pesante umiliazione subita ieri sera

Principato di Monaco. E adesso si va a gara 5, martedì o mercoledì, col fardello di questa pesante umiliazione subita ieri sera, un 104 a 69 che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, se non che stasera il Roca Team è durato solo il primo quarto per poi finire la benzina, finire la capacità di ragionare, finire purtroppo male.

E si va ad una gara 5 in cui è proprio il Monaco ad avere addosso tutti i dubbi e tutte le paure possibili, e che in 48 ore ha visto risorgere il Maccabi dalle sue ceneri: emotivamente è una vera disdetta, che rischia di rovinare tutto il percorso fatto fino ad oggi. Si inizia col tuffo al cuore e la commozione nel vedere il grande David Blatt ammesso nella Hall of Fame del Maccabi, si inizia in uno Yad Eliahu ancora incandescente.

La zona è ancora la prima scelta degli israeliani, ma questa volta a fare la differenza è la maggiore energia che il Maccabi mette in campo, anche se le sue percentuali sono scarse e due palle recuperate nel finale del quarto danno il vantaggio al Roca Team per 24 a 17. Ma è il secondo quarto a scrivere tutta un altra storia: il Maccabi ci mette un energia ed un intensità altissime, il Monaco non riesce a controllare la transizione, non difende e incassa un parziale di 20 a 0 che sa tanto di resa anticipata sul 37 a 24.

Servono due time out di Obradovic, due triple di Okobo e una maggiore lucidità in attacco per replicare, fare un controparziale di 10 a 0 per poi ricadere sotto di 11 alla fine del primo tempo, 47 a 36 e un secondo quarto da 30 a 12. E qui finisce praticamente la partita, perché gli israeliani mettono la freccia e se ne vanno, aprono un divario sempre più importante e smantellano pezzo per pezzo tutte le certezze e le sicurezze del Monaco.

Incapaci di fermare la transizione israeliana, dominati sotto le plance (46 a 35), gli uomini di Coach Obradovic subiscono la vena realizzativa di Lorenzo Brown, che ne mette 22 con 6 assist, di Baldwin, 21 e 6 assist, subiscono un 44.8% da tre che consegna al Maccabi l’intera posta. Senza tanti giri di parole, il Roca Team non riesce a difendere, stenta in attacco ed incassa nei due quarti centrali un parziale di 62 a 29: è notte fonda a Tel Aviv ed è sconfitta, resa senza condizioni di una squadra senza più energie, senza la capacità di dare una scossa, di invertire la direzione.

Mike James forza il forzabile, John Brown III ci mette energia e voglia, a volte anche Motiejunas regala lampi di classe, ma è tutta la squadra deficitaria, fuori partita e fuori ritmo. Ci pensa poi coach Obradovic a farsi espellere per doppio tecnico sul finire del terzo quarto, un espulsione voluta, cercata nel tentativo estremo di dare una scossa, un sussulto ad un Roca Team ormai passivo e rassegnato.

La sola considerazione che si può fare è che bisogna dimenticare in fretta questa partita, resettare tutto e arrivare a gara 5 con la voglia di combattere e di superare questo ostacolo. Anche questa volta c’è stata la dimostrazione che il Maccabi non muore mai, è sempre in piedi, si rialza anche dopo le sconfitte peggiori, anche quando dopo gara 3 sembrava con le spalle al muro e poco lucido, e questa è la caratteristica che il Roca Team deve assolutamente copiare, anzi rubare al suo grande avversario.

Per salire su quel benedetto e tanto desiderato aereo per Kaunas il Monaco deve imparare a non morire mai, a rialzarsi dopo ogni caduta, a passare sopra e oltre ogni paura o difficoltà : si chiama gara 5, solo per cuori e animi forti.

Marco Ghisalberti Streambasket.com
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