Borghetto D’Arroscia, iniziati i lavori di restauro del ponte medioevale, la sindaca Denegri: «Restituiamo al paese un bene iconico»

2 maggio 2023 | 07:32
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Borghetto D’Arroscia, iniziati i lavori di restauro del ponte medioevale, la sindaca Denegri: «Restituiamo al paese un bene iconico»

I lavori a cura dell’architetto Rosanna Donato in coordinamento con i servizi di Belle Arti della Regione Liguria termineranno il prossimo settembre

Borghetto D’Arroscia. Iniziati i lavori di consolidamento, restauro e risanamento conservativo del ponte medioevale di Borghetto d’Arroscia danneggiato a seguito dell’alluvione dell’ottobre 2020. Con un finanziamento di circa di 110 mila euro sarà possibile mettere in sicurezza uno dei simboli del paese.

I lavori progettati e seguiti dall’architetto Rosanna Donato in coordinamento con i servizi di Belle Arti della regione Liguria sono stati affidati alla ditta MATUZIA s.r.l.

«Si tratta- afferma il sindaco Angela Denegri– di un intervento fortemente voluto da questa amministrazione fin dal primo giorno di insediamento e reso possibile grazie al lavoro svolto in sinergia con il dipartimento di protezione civile di Regione Liguria, grazie anche all’interessamento dell’assessore regionale Giacomo Giampedrone che he ha portato al finanziamento dell’opera. I lavori che termineranno per i primi di settembre restituiranno a Borghetto d’Arroscia un bene iconico simbolo del Comune e dei suoi abitanti, completamente restaurato e valorizzato».

Un simbolo del paese a cui i cittadini sono molto affezionati: si parla già di lui in antichi documenti risalenti al 1496. «Il ponte medievale- si legge infatti nel catalogo dei Beni Culturali- a schiena d’asino, ad una sola arcata, costruito in pietra, privo dei parapetti laterali, il cui arco appoggia su massicci piedritti di sostegno costituiti da blocchi regolari, di probabile costruzione anteriore, cui si può facilmente accedere tramite una comoda e breve mulattiera che inizia all’ingresso del borgo. Borghetto, è presente negli antichi documenti sin dal 1496, quando numerose famiglie residenti nei borghi di mezzacosta si spostarono a fondovalle, sotto la spinta delle nuove opportunità economiche offerte, nel tardo Medioevo, con i collegamenti sempre più intensi con il Basso Piemonte e dal rinnovato sfruttamento dell’energia idraulica».