Bordighera, è morto il magistrato Mariano Gagliano: fu procuratore a Sanremo e riaprì il “caso Tenco”
Nel dicembre 2005 dispose l’esumazione della salma del cantautore
Bordighera. Si è spento il magistrato Mariano Gagliano, 83 anni, per 12 anni procuratore della Repubblica a Sanremo, che lasciò nel dicembre del 2008 quando andò in pensione, passando il testimone a Roberto Cavallone.
Gagliano è particolarmente conosciuto per aver riaperto il “caso Tenco”, sul quale mise poi, definitivamente, la parola fine. Nel dicembre del 2005, infatti, l’allora procuratore dispose l’esumazione della salma del cantautore, trovato morto in un camera di albergo dell’Hotel Savoy, a Sanremo, la notte del 27 gennaio 1967, poche ore dopo l’esibizione al Festival, dove era in gara. Sulla salma di Tenco venne così eseguito un esame nella sala autoptica dell’ospedale di Acqui Terme, nel febbraio del 2006. La presenza di un foro di uscita alla teca cranica del cantautore, indusse gli inquirenti alla conclusione che la morte fosse legata a «un suicidio da manuale».
Gagliano iniziò la sua carriera come pretore a Bordighera, proseguendo poi come sostituto procuratore a Sanremo. Nel 1983 condusse le indagini sulla tranche sanremese dell’inchiesta per corruzione relativa all’appalto ai privati della gestione del Casinò, che portò all’arresto del sindaco dell’epoca e di buona parte della giunta. Per dieci anni, Gagliano fu giudice di Corte d’Appello a Genova, quindi, nel maggio del 1996 tornò a Sanremo come procuratore.
I suoi funerali, organizzati dalle onoranze funebri Sant’Ampelio, si terranno giovedì alle 15 nella chiesa di Terrasanta a Bordighera. La salma sarà poi trasportata a Mirabella Imbaccari, nella città metropolitana di Catania, paese d’origine del magistrato.