Basket, il Roca Team fuori dalla finale




L’Olympiacos impone la sua legge
Alla sua prima esperienza alle Final Four, il Monaco cede alla maggior forza ed esperienza dei greci dell’Olympiacos, perdendo per 76 a 62 una semifinale che aveva iniziato nel migliore dei modi, rispettando in pieno l’unico piano partita possibile. Ritmo controllato, nessuna forzatura, difesa di squadra che iniziava già nella metà campo greca e che provocava anche qualche palla persa di troppo dei greci, con un coach Bartzokas sempre più nervoso e dubbioso.
Un Mike James chirurgico ed un Okobo in ritmo firmano i primi due parziali monegaschi, 20 a 14 nel primo quarto e 41 a 29 all’intervallo lungo, mentre dall’altra parte l’Olympiakos non riesce proprio ad entrare in partita e subisce le iniziative monegasche. Solo alcune grosse distrazioni difensive di Moneke, ancora in difficoltà a mantenere un intensità difensiva decente permettono ai greci di evitare un parziale ancora più pesante e li mantengono aggrappati alla partita : sembra il delitto perfetto, la squadra favorita sconfitta con le sue stesse armi, ma il secondo tempo purtroppo riserva al Roca Team una storia amara.
I Reds piazzano un terzo quarto da 27 a 2, schiantano letteralmente il Monaco e volano in finale. Avete letto bene:27 a 2 in un quarto, alla fine il parziale del secondo tempo è 47 a 21 per i greci, i sogni dei ragazzi di Obradovic spazzati via dal più traumatico dei risvegli. È semplicemente, come sempre, una questione di difesa, perché se l’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere le partite. Sale di tono, sale di giri e di colpi la difesa Olympiakos, che mette pressione, chiude le linee di passaggio, mette le mani addosso e forza il Monaco a tre infrazioni di 24 secondi consecutive, e poi guidata da Sloukas e da Vezenkov spadroneggia dall’altra parte del campo. Crolla la difesa di squadra del Roca Team, si scioglie come neve al sole e non riesce ad arginare nemmeno Fall, che domina i lunghi monegaschi ; iniziative estemporanee e tiri forzati sono per 10 lunghissimi minuti la sola reazione messa in campo dalla squadra di Coach Obradovic, impotente di fronte a una tale prova di forza. L’ultimo quarto è una meritata apoteosi finale per i greci del Pireo, che domenica si giocheranno l’Eurolega contro la vincente di Barcellona Real Madrid, mentre il Monaco giocherà per il terzo posto e per onorare fino in fondo questa stagione contro la perdente del derby spagnolo.
Avevamo scritto giustamente che per il Monaco la chiave della partita sarebbe stata la difesa di squadra, per impedire la transizione greca e per ritardare l’ingresso nell’azione dei greci, e finché questi capisaldi hanno retto la squadra ha offerto una prova, almeno per un tempo, superba. Poi è venuta alla luce la caratura di squadra dell’Olympiacos,la sua incredibile capacità di giocare, il valore e l’esperienza dei suoi singoli, anche di quelli come Papanikolaou che sembrano passare sotto traccia ma poi lasciano la loro firma (15 punti +8 rimbalzi) sulle partite. È emersa in maniera prepotente la predisposizione dei greci a condividere la palla, con 23 assist contro i 10 del Monaco, col 37% da tre contro il 21%,dato questo figlio delle tante forzature del secondo tempo. È una sconfitta sonora, amara, che fa male, ma ricordiamo anche che al secondo anno di Eurolega si è raggiunta una Final Four, che è stata una stagione bellissima, e che dalle sconfitte si apprende cosa fare per vincere nel futuro. Domenica c’è un ultima gara da onorare, poi sarà tempo di riflettere e di apportare quelle modifiche che l’esperienza di oggi ha indicato come necessarie, iniziando a nostro parere all’inserimento nel roster di giocatori più adatti a difese importanti per intensità e continuità. Ma per questi discorsi ci sono una dirigenza ed uno staff tecnico perfettamente attrezzati, per noi l’idea fissa è quella di tornare già l’anno prossimo alle Final Four.
Marco Ghisalberti Streambasket.com
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