Ballottaggio, l’ultimo discorso da candidato di Di Muro: «Se sarò sindaco, il giorno dopo le elezioni farò sgomberare il greto del Roja»

26 maggio 2023 | 21:13
Share0

Nell’ultimo discorso da candidato sindaco, il leghista ha toccato diversi temi, tra cui quello dell’immigrazione e della sicurezza

Ventimiglia. «Tolleranza zero nei confronti di bivacchi, accampamenti, molestie. Non si possono tollerare situazioni di illegalità come quelli alle Gianchette dove tutti sanno che c’è illegalità e nessuno interviene. L’ho già detto a tutte le forze dell’ordine: dal giorno dopo, se sarò eletto sindaco, si andrà a sgomberare l’accampamento abusivo sul greto del fiume Roja: i quartieri dei ventimigliesi devono tornare ai ventimigliesi».

Lo ha detto in serata, nella festa organizzata per chiudere la campagna elettorale, il candidato del centrodestra Flavio Di Muro (Lega), nella pedonale via Aprosio. Nell’ultimo discorso da candidato sindaco, il leghista ha toccato diversi temi, tra cui quello dell’immigrazione e della sicurezza: «Abbiamo visto come ha gestito il Pd il Comune quando governano loro – ha dichiarato Di Muro – Un atteggiamento buonista, ma schizofrenico. Hanno aperto un centro di accoglienza alla stazione, che poi hanno chiuso. Hanno provato ad aprirlo nell’unica struttura sportiva di Ventimiglia, che è il Palaroja, poi grazie ai residenti di Roverino che si sono incatenati, non lo hanno fatto. Infine hanno aperto il Campo Roja a Bevera, che poi ha chiuso il ministro Lamorgese, con il governo giallorosso con la maggioranza del Partito Democratico».

«Siamo arrivati al ballottaggio, c’è una scelta di campo: tra il centrodestra e il centrosinistra, tra il sottoscritto e Gabriele Sismondini. Una scelta netta, siamo davanti a un bivio – ha sottolineato Di Muro – Credo che non sia più il tempo di rancori, di personalismi e rivalse: bisogna guardare al futuro e non al passato. La scelta è netta. Io ritengo di aver maturato, e lo ritiene chi mi ha sostenuto, le adeguate e necessarie competenze per ricoprire la carica di sindaco, lo faccio con il cuore. Lo faccio con il cuore perché è una scelta che ho maturato magari rinunciando anche ad altri tipi di carriera, perché sono stanco di girare per la città e sentirmi dire da voi le stesse cose: che siete stufi di vivere qua, che siete insoddisfatti di essere residenti di Ventimiglia. Lo faccio con il cuore perché vorrei che mio figlio, che ha un anno e mezzo, vivesse nella città che ho vissuto io quando ero bambino. E l’ho fatto con la testa, perché penso che non ci si possa improvvisare sindaco di Ventimiglia oggi».

«Siamo pronti, con una squadra coerente, della stessa idea politica, che ha la stessa visione della città – ha aggiunto -. Qui, a differenza degli altri, non c’è un partito predominante che darà la linea al sindaco, non c’è il Partito Democratico che dirà cosa bisogna fare e cosa non bisogna fare. Io non ho dietro padrini, padroni o leader politici che mi dicono cosa fare. La coerenza per me è un valore non negoziabile. Possiamo garantire ai cittadini di Ventimiglia che se saremo eletti governeremo serenamente per cinque anni».

«Con noi rinnovamento e competenza, questo serve al Comune – ha concluso – Saremo tutti uniti con lo stesso obiettivo che è quello di far tornare grande Ventimiglia, con un programma concreto, serio, realizzabile».

Sei le liste che appoggiano la candidatura a sindaco di Flavio Di Muro: alle cinque che lo avevano sostenuto al primo turno (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Torna Grande Ventimiglia, Unione di Centro) si è aggiunta la lista di Roberto Parodi, formata da frontalieri e associazioni legate al mare.