Ventimiglia, Pierfrancesco Musacchio: «Ecco perché ho scelto di candidarmi a sostegno di Maria Spinosi»

26 aprile 2023 | 19:52
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Tra le priorità, sul tema migranti, l’istituzione del mediatore culturale e l’apertura di un centro di accoglienza

Ventimiglia. Docente di lettere della scuola secondaria di primo grado, specializzato nell’alfabetizzazione di minori stranieri, ricercatore estero dell’università di Nizza, il candidato alla carica di consigliere comunale Pierfrancesco Musacchio si presenta ai cittadini, spiegando il perché abbia scelto di scendere in campo a sostegno del candidato sindaco Maria Spinosi con la lista Ventimiglia Progressista.

«Credo che ci sia bisogno, anche a Ventimiglia, di un’area seria di centrosinistra che prenda posizione, che non abbia timore di farlo e che abbia un’identità netta e chiara», dichiara Musacchio, che da dieci anni milita nel Movimento 5 Stelle. «Maria Spinosi è una persona in cui credo e in cui ho trovato una bontà e una affinità ideologica», aggiunge.

Ma il motivo principale che lo ha spinto a candidarsi è un altro: «Vivo a Ventimiglia e, soprattutto, qui vivono i miei figli – spiega – Per questo vorrei essere partecipe delle scelte del nostro comune».

Per lavoro e per inclinazione, Pierfrancesco Musacchio ha un tema nel cuore: l’inclusione e l’instaurazione di rapporti tra culture diverse. «Sono un docente – dice – E all’interno della mia docenza insegno anche ai ragazzi stranieri non accompagnati. Su questo tema sono molto sensibile, e mi meraviglia che a Ventimiglia manchi la figura del mediatore culturale che ricopre tantissime cariche e va a coprire spazi in diversi ordini della pubblica amministrazione, non soltanto nella scuola, ma anche nell’ambito della sanità, della legalità e in quello amministrativo. Credo che la prima cosa da fare, sia istituire questa figura anche a Ventimiglia, una figura che possa migliorare le relazioni tra i cittadini, che hanno diritto a sentirsi sicuri e garantiti, e chi arriva. I migranti che vivono a Ventimiglia hanno diritto a essere inclusi e noi abbiamo diritto a capirli. Il mediatore culturale è una figura che non si concentra soltanto sul discorso linguistico, ma che aiuta loro a capire quali sono le nostre regole e il nostro vivere civile, e aiuta noi a capire le loro culture di origine. Aiuta a fare un percorso non facile, perché non esistono risposte facili su questo tema, ma che dà veramente dei frutti».

Per i migranti in transito, ovvero per quegli stranieri che raggiungono Ventimiglia solo per oltrepassare la frontiera francese, il candidato appoggia l’idea di Maria di aprire un centro di accoglienza, per dare «a queste persone la possibilità di soddisfare i bisogni primari: vestirsi, bere, mangiare, lavarsi». Ma non solo: «Ho due figli adolescenti, desidero che possano sentirsi liberi di uscire a Ventimiglia senza percepire nessun tipo di ansia e queste due cose non possono essere in contraddizione: tutte e due le istanze devono essere garantite».