La replica

Ventimiglia, la Lega a Francesco Mauro: «Si scusi o faccia nomi dei consiglieri dimissionari da lui definiti “ubriachi”»

«Si tratta di un'affermazione totalmente destituita di ogni fondamento, oltre che gravemente diffamatoria e passibile di querela»

lega ventimiglia

Ventimiglia. La replica di Simone Bertolucci, Domenico Calimera, Massimo Giordanengo e Roberto Nazzari della Lega Ventimiglia alle parole del candidato consigliere Francesco Mauro al fianco di Gaetano Scullino:

«In relazione alle dichiarazioni rese in conferenza stampa dal candidato consigliere Francesco Mauro, successivamente riportate sulle testate giornalistiche locali, ci preme dichiarare quanto segue:

È totalmente destituita di ogni fondamento, oltre che gravemente diffamatoria e passibile di querela, l’affermazione secondo la quale i consiglieri dimissionari sarebbero andati a festeggiare “ubriachi” in giro per la città la caduta dell’amministrazione comunale, la sera della notte bianca.

Sicuramente non i quattro consiglieri del centrodestra, in primis in quanto non dediti all’ubriacatura, ed in secondo luogo forse il candidato consigliere non ricorda, oppure non sa, oppure ancora fa finta di non sapere, che la decisione di far cadere l’amministrazione è stata ponderata a seguito di plateale e conclamata impossibilità di amministrare da parte di assessori e consiglieri che non fossero sotto l’ala protettiva dell’ex sindaco, e in terzo luogo certamente dolorosa per il senso di responsabilità che da sempre ci contraddistingue.

L’amministrazione è caduta perché tutto, e sottolineiamo tutto, il centrodestra ha chiuso definitivamente con il modo di amministrare dell’ex sindaco. I tre partiti, che oggi governano questo paese, non hanno più condiviso il modus operandi dell’ex sindaco, e credono fermamente in un nuovo progetto condiviso da persone che sanno cosa significa collegialità e confronto.

Vogliamo precisare, inoltre, che la modalità di scioglimento del consiglio, provocata dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali con atto pubblico firmato dal notaio, è prevista dalla legge, al pari della mozione di sfiducia al sindaco ex art. 52 comma 2, dall’art. 141, comma 1, lett. b), n. 3 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali (d.lgs 267/2000).

Non accettiamo quindi lezioni né da finti martiri, né da moralisti, né da chi evidentemente non conosce la legge.

Invitiamo dunque il candidato consigliere Francesco Mauro a scusarsi, o a fare pubblicamente i nomi dei consiglieri dimissionari da lui definiti “ubriachi” e ad assumersi la responsabilità delle parole lesive dell’onorabilità dei predetti consiglieri; allo stesso tempo chiediamo al candidato sindaco Gaetano Scullino di prendere formalmente le distanze da quanto dichiarato dal “suo” candidato, e in generale invitiamo chiunque a moderare i termini e a confrontarsi civilmente in questa campagna elettorale che è decisamente partita col piede e con le parole sbagliate».

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