In stazione

Ventimiglia, con l’operazione “Pantografo” spariti gli stranieri da piazza Battisti

Soddisfatti i commercianti: «Grazie alla Polizia di Frontiera»

Ventimiglia. Niente più stranieri seduti sugli scalini dei palazzi, né migranti abbandonati sui marciapiedi o tra le aiuole. Da quando la Polizia di Frontiera di Ventimiglia, diretta dal vice questore aggiunto Martino Santacroce, ha smantellato una rete di passeur attivi sul territorio ventimigliese, piazza Cesare Battisti è tornata quella di dieci anni fa.

Tredici le misure cautelari eseguite, nei confronti di altrettante persone, il 28 marzo scorso al culmine dell’operazione “Pantografo”: così denominata proprio per far riferimento al tetto dei treni in partenza da Ventimiglia, sui quali i passeur facevano salire i migranti con meno disponibilità economica, per attraversare la frontiera con la Francia.

In manette, dopo un anno di indagini che hanno permesso agli inquirenti di raccogliere solide prove, sono finiti 13 uomini tutti provenienti dall’Africa occidentale (in particolare Costa d’Avorio, Guinea e Mali). Sei dei 13 arrestati sono stati poi scarcerati dal gip di Imperia, ma non possono tornare in provincia ad esercitare il loro “mestiere” criminale.

«Dal giorno degli arresti qui è tutto pulito – dichiara un commerciante – In piazza si può di nuovo lavorare senza paura. E tutto grazie alla Polizia di Frontiera».

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