“Venghino Siori”, allo Spazio Vuoto di Imperia ultimo appuntamento con lo spettacolo “Uluç Alì”

11 aprile 2023 | 09:55
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“Venghino Siori”, allo Spazio Vuoto di Imperia ultimo appuntamento con lo spettacolo “Uluç Alì”
“Venghino Siori”, allo Spazio Vuoto di Imperia ultimo appuntamento con lo spettacolo “Uluç Alì”
“Venghino Siori”, allo Spazio Vuoto di Imperia ultimo appuntamento con lo spettacolo “Uluç Alì”

Appuntamento venerdì 14 e sabato 15 aprile alle 21.15 e domenica 16 aprile alle 17

Imperia. Ultimo appuntamento della stagione teatrale “Venghino Siori” venerdì 14 e sabato 15 aprile alle 21.15 e domenica 16 aprile alle 17, presso Lo Spazio Vuoto in via Bonfante 37 ad Imperia, con lo spettacolo “Uluç Alì”, di e con Gianni Oliveri, regia Giancarlo Fares, scenografia Carlo Senesi, musiche originali di Walter Ferranti, tecnico audio luci Federica Siri, produzione Lo Spazio Vuoto.

Il regista Giancarlo Fares terrà il workshop dal titolo “Il corpo dell’attore” il 17, 18,19 aprile dalle 20 alle 23. L’iscrizione è aperta a tutti.

“Uluç Alì” è stato un personaggio leggendario realmente vissuto. Genio della marineria e della pirateria, comandante della flotta turca nel Mediterraneo del 1500. Calabrese di nascita. La sua vita fu straordinaria per il coraggio e l’abilità di marinaio che lo portò a compiere, con successo, battaglie e imprese belliche incredibili.

«L’idea di scrivere la storia di un personaggio come Uluc Alì nasce da un libro sulle incursioni saracene in Liguria che avevo letto una decina di anni fa e che mi era rimasto impresso per svariati motivi – spiega Gianni Oliveri de Lo Spazio Vuoto – Per chi come me è nato e vive a pochi passi dal mare, da questo grembo materno, da questa presenza costante con le sue tempeste e le sue bonacce, le sfide epiche, le partenze senza ritorno che in passato è stato oggetto di sbarchi e sanguinosi saccheggi da parte degli ottomani, è stato come rimettere a posto le lancette della storia. La ferocia con cui invade la storia è generata dalla vita vissuta sotto il cielo, con le aspettative che questa tradisce, i sogni che non ha potuto realizzare».

Un tema antico, tragico nelle gesta e nella forma che ha acquistato voce e ha iniziato a parlare, a muoversi tra le pagine del testo alimentando in segreto il desiderio di conoscerlo. Lo spettacolo nasce da una storia di mare, dove i protagonisti hanno segnato in qualche modo la nostra infanzia, stimolato la nostra curiosità. Siamo figli di questo mare a cui apparteniamo da sempre e con cui abbiamo attraversato lo scorrere lieve del nostro tempo.

“Il suo spirito trascinava la nave sui flutti con un impeto divino. Pareva che nessuno al mondo potesse fermarlo. Il demonio stesso avrebbe esitato prima di ingaggiar battaglia”, De Cervantes.