Libera contro le mafie

Vallecrosia, studenti a lezione di legalità nei terreni sequestrati alla famiglia Pellegrino fotogallery

«Ci chiamano testimoni di giustizia - ha aggiunto Mangiardi - Ma siamo solo cittadini responsabili. Testimoni di giustizia siamo tutti noi, ogni volta che vediamo un'ingiustizia e la denunciamo»

Vallecrosia. Due classi della scuola media dell’istituto comprensivo Andrea Doria di Vallecrosia hanno ascoltato, stamane, una lezione di legalità, organizzata da Libera Imperia in collaborazione con l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e il Comune, nei terreni adiacenti a Vallecrosia Alta confiscati alla famiglia Pellegrino, considerata parte attiva della locale della ‘ndrangheta.

«Siamo su un terreno che la procura di Imperia ha sequestrato a una nota famiglia mafiosa nel 2011 e che, ad oggi, non è stato ancora assegnato», ha spiegato Simona Enrica Ronchi, dirigente dell’Agenzia Beni Confiscati. Gli studenti hanno ascoltato la testimonianza diretta di Rocco Mangiardi, imprenditore di Lamezia Terme che ha denunciato i mafiosi che gli chiedevano il pizzo. «Sono andato nell’aula del tribunale – ha raccontato Mangiardi -. E quando il giudice mi ha detto, “Conosci il boss Pasquale Giampà?”. Io ho detto sì, e l’ho indicato. Quando il boss ha visto che lo indicavo, il mafioso non sapeva più dove nascondersi, perché ha avuto paura. Ho capito che un dito puntato, quando noi denunciamo qualche cosa di sbagliato, è più potente delle loro pistole».

«Ci chiamano testimoni di giustizia – ha aggiunto Mangiardi – Ma siamo solo cittadini responsabili. Testimoni di giustizia siamo tutti noi, ogni volta che vediamo un’ingiustizia e la denunciamo. Ora la Calabria sta cambiando molto, sta accadendo molto di bello e indietro non si torna. Sono qui perché i mafiosi hanno le valige piene di soldi che non sanno dove investire, perché in Calabria li conosciamo tutti. E allora vengono qui».

Si tratta del secondo bene, dopo la villa dei Pellegrino a Montenero, confiscata alla criminalità organizzata e destinata alla collettività: «Si sta muovendo molto in Provincia – ha detto la responsabile di Libera Imperia Maura Orengo -. L’agenzia dei Beni confiscati aveva invitato tutti i sindaci a partecipare a questo riutilizzo dei beni: piano piano, grazie alla prefettura di Imperia, il processo di confisca e di riutilizzo sociale è partito. Oggi siamo a Vallecrosia Alta, dove c’è un grande terreno, formato da una parte di bosco e da una parte coltivabile che sarà riutilizzato a scopi sociali. Già il Comune ha fatto la propria manifestazione di interesse, quindi il procedimento sta andando avanti speditamente».

 

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