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Presunte tangenti nell’Imperiese, le posizioni dei dieci indagati

21 aprile 2023 | 12:19
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Presunte tangenti nell’Imperiese, le posizioni dei dieci indagati

Procura Imperia chiede archiviazione per Claudio Scajola, Gianmarco Oneglio e Antonio e Gagliano

Imperia. Nell’ambito dell’inchiesta per presunti appalti truccati che nel maggio del 2022 aveva portato all’arresto in flagranza di reato, compiuto dai carabinieri, dell’ex sindaco di Aurigo e consigliere della Provincia di Imperia Luigino Dellerba per il reato corruzione continuata, in concorso con l’imprenditore Vincenzo Speranza (titolare Edilcantieri Costruzioni Srl), la procura di Imperia ha notificato ieri dieci avvisi di conclusione indagini ad altrettante persone.

Oltre a Luigino Dellerba e Vincenzo Speranza, sono indagati anche il fratello Gaetano Speranza, 58 anni (coadiuvatole dell’impresa edile); gli imprenditori: Maurizio Barla, 48 anni, di Diano Marina; Giovanni Manfredi, 60 anni, di Pieve di Teco; Piero Aldo Aicardi, 61 anni, di Chiusavecchia; Pier Carlo Gandolfo, 55 anni, dipendente della Provincia e già vicesindaco di Aurigo all’epoca di Dellerba sindaco; il geometra Agostino Gandalino, che lavorava per il Comune di Aurigo; Roberto Barla, 55 anni, geometra della Provincia e Marino Masi, 58 anni, tecnico del Comune di Imperia.

La Procura di Imperia ha chiesto invece l’archiviazione per le posizioni del sindaco di Imperia e presidente della Provincia Claudio Scajola, e degli assessori di imperia Gianmarco Oneglio e Antonio Gagliano per i reati di abuso d’ufficio, corruzione e turbata libertà degli incanti, e lo stralcio di altre posizioni.

I DETTAGLI

Tre le presunte tangenti: due da duemila euro ciascuna e una di cinquecento euro, che l’imprenditore Vincenzo Speranza (con l’intervento del fratello Gaetano) avrebbe consegnato a Luigino Dellerba. Quest’ultimo, in due casi in qualità di sindaco di Aurigo, avrebbe favorito l’aggiudicazione di due appalti comunali e, in veste di consigliere della Provincia di Imperia, per la presunta promessa di affidare direttamente alla ditta di Speranza la realizzazione di un parcheggio in via Roosevelt.

In un’altra tranche dell’inchiesta, Vincenzo Speranza è indagato in concorso con il geometra del Comune di Imperia, Marino Masi. Entrambi vennero raggiunti, nel luglio 2022, da una misura cautelare: il primo agli arresti domiciliari, mentre per il il secondo venne disposta la sospensione dall’esercizio della funzione pubblica. Dalle indagini emerse che Speranza e il geometra si erano accordati per dissimulare la reale entità dei lavori di manutenzione, affidati dal Comune di Imperia alla Edilcantieri, presso il cimitero di Oneglia. Interventi eseguiti nel dicembre del 2021, per i quali avrebbero fatto risultare la realizzazione di opere per un corrispettivo oltre 25mila euro, mentre il valore era soltanto di 5mila euro. Secondo l’accusa, inoltre, il geometra avrebbe ricevuto da Speranza, quale illecita remunerazione per aver attestato falsamente il corretto adempimento dei lavori, la fornitura di materiali e l’installazione d’impianti presso un’abitazione di proprietà del geometra.

Con l’accusa di turbata libertà degli incanti, inoltre, sono indagati in concorso Piero Aldo Aicardi, Roberto e Maurizio Barla, Agostino Gandalino, Pier Carlo Gandolfo e Giovanni Gino Manfredi «poiché in concorso tra loro, mediante collusioni e/o altri mezzi fraudolenti, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, turbavano il regolare svolgimento di due procedure negoziate senza bando, indette dal Comune di Aurigo in modalità telematica». In particolare Gandolfo (vicesindaco di Aurigo) e Gandalino (geometra), «attestavano falsamente l’avvenuto sorteggio delle imprese Aicardi Srl Unipersonale, Barla Maurizio ed Edilcantieri» per altrettanti appalti pubblici del Comune di Aurigo e «sorteggio avvenuto il giorno successivo all’invio delle lettere di invito alle cinque imprese assertivamente sorteggiate».

Dellerba è anche accusato di aver rivelato a Gaetano Speranza l’elenco delle imprese sorteggiate. Gandolfo, invece, avrebbe rivelato l’elenco delle impresse sorteggiate a Roberto Barla (suo collega presso l’ufficio strade della Provincia di Imperia e collaboratore del fratello Maurizio nella gestione dell’impresa Barla Maurizio). Quest’ultimo avrebbe riferito all’imprenditore Vincenzo Speranza: sia che il fratello (Maurizio) non era interessato a partecipare sia i nomi delle imprese effettivamente invitate. Speranza, quindi, avrebbe contattato gli operatori economici invitati per chiedere se fossero interessati a partecipare alla procedura negoziale ed eventualmente accordarsi sulle offerte da presentare.

Articolo in aggiornamento

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