Ospedaletti

Presentato il progetto di ricostruzione del Piccadilly. «Permuta o Villa Sultana va all’asta»

Questa mattina l'incontro tra il progettista, l'architetto Carlo Berio, i manager del fondo Aquileia e il sindaco Daniele Cimiotti

Ospedaletti. E’ stato presentato questa mattina all’amministrazione comunale di Ospedaletti il nuovo progetto di ricostruzione del palazzo del Piccadilly di corso Regina Margherita. A predisporlo e mostrarlo in anteprima ai vertici del municipio, rappresentati per l’occasione dal sindaco Daniele Cimiotti, dalla vice Anna Bregliano, dal segretario comunale Marco Gunter e dall’architetto Massimo Salsi (a capo dell’ufficio Tecnico), sono stati il progettista incaricato, l’architetto e urbanista Carlo Berio di Imperia, insieme ai consulenti della società Aquileia Capital Service che stanno trattando la permuta Piccadilly-Villa Sultana. L’ex primo casinò d’Italia è di proprietà della Sepeco srl, controllata di fatto da Aquileia a fronte di una procedura di ristrutturazione del debito che interessa la società del Gruppo Cozzi Parodi.

Il progetto di massima predisposto dall’architetto Berio è stato ripensato nelle ultime settimane alla luce delle osservazioni fatte della soprintendenza di Imperia che aveva bocciato una prima proposta presentata negli scorsi mesi, la quale includeva la realizzazione di tre piani oltre la quota della passeggiata intitolata alla regina consorte. Stando a quanto appreso all’esito dell’incontro odierno, il nuovo progetto prevede la ricostruzione di soli due piani “fuori Aurelia”, i quali risulterebbero comunque più bassi di circa un metro rispetto ai due livelli esistenti. A est del corpo principale verrebbe costruito ex novo l’ampliamento dell’immobile. Sul tetto dei nuovi volumi Berio ha pensato a una piazza accessibile dal pubblico, ideale prolungamento verso il mare dell’attuale belvedere.

Ora la palla passa nuovamente nelle mani del soprintendente alle Belle arti di Imperia Roberto Leone che dovrà giudicare, una volta visto, se il nuovo studio architettonico è in linea con le norme paesaggistiche. Se così fosse, Cimiotti è pronto a reinserire nel piano delle alienazioni dell’ente locale il palazzo del Piccadilly, per arrivare entro la fine del suo primo mandato da sindaco a firmare l’atto di permuta. A compensazione dell’aumento di cubatura che l’amministrazione comunale dovrà concedere al privato per rendere economicamente sostenibile l’intervento (circa 3000 metri), Aquileia si impegnerebbe a corrispondere al Comune 2 milioni di euro. Questa la richiesta formulata dal sindaco Cimiotti, suscettibile di variare nella sostanza sulla base dei vincoli imposti dalle Belle arti.

Ciò che appare evidente a tutte le parti in gioco è che se le trattative in corso dovessero saltare, stante la situazione finanziaria in cui versa Sapeco (acronimo di società anonima per l’esercizio casinò di Ospedaletti, costituita nel 1924), Villa Sultana correrebbe il serio pericolo di finire all’asta, con buona pace di chi cova sogni di recupero. «Il progetto che ho potuto vedere stamattina è davvero bello e ne sono veramente contento. Accoglie i riscontri della soprintendenza di Imperia. L’obiettivo di tutti è di arrivare a formalizzare un accordo entro la fine del primo semestre del prossimo anno. Poi si apriranno le partite relative al trasferimento della sede della polizia locale, della biblioteca civica e della caserma dei carabinieri, quindi della riqualificazione di Villa Sultana, dove speriamo di poter trasferire un domani gli uffici del Comune, restituendo i suoi ampi saloni e il parco alla collettività», – commenta il sindaco Cimiotti -.

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