Ponte ad arco a Vallecrosia, il sindaco Armando Biasi fa chiarezza: «La Corte dei Conti ci ha dato ragione»

20 aprile 2023 | 07:30
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«Quando si amministra non si può pensare solo all’oggi, ma bisogna farlo con l’idea che le opere che si realizzano nel tempo non siano sprecate»

Vallecrosia. «Cinque anni, per questo ponte strallato, costruito così perché era l’unico modo nel quale venissero rispettate le portate idrauliche, l’allora assessore Paolino, fece un esposto alla procura della Repubblica in cui contestava che per quest’opera, un ponte pubblico, finanziato con fondi della Protezione civile, per ricostruire un ponte crollato e, al tempo privato, non fossero state attuate dall’ente tutte quelle attenzioni procedurali e burocratiche di rispetto delle norme vigenti. Ora, a distanza di cinque anni, la Corte dei Conti ci ha dato ragione».

A dichiararlo è il sindaco uscente Armando Biasi, candidato con la lista “Cittadini in Comune“, che torna a fare chiarezza sulla tanto dibattuta vicenda del ponte “con le bretelle”, come lo hanno chiamato i detrattori.

Il 1 dicembre scorso, infatti, tramite pec, la Procura regionale, presso la sezione giurisdizionale per la Liguria, ha inviato al Comune di Vallecrosia la decisione presa dalla Corte dei Conti che ha, di fatto, archiviato l’esposto dell’ex assessore Emidio Paolino.

«Cosa dice quindi la Procura? – spiega Biasi – Dice che il Comune ha agito bene, che quei fondi erano dedicati a realizzare un ponte pubblico» «Nel frattempo, lo scorso mesi di marzo – aggiunge il sindaco – Regione Liguria ha finanziato un progetto di riqualificazione del parcheggio di via Don Bosco, che prevede anche la realizzazione di un marciapiede che collegherà via Don Bosco a questo ponte. Si tratta, ovviamente, di un primo step. Ci auspichiamo che nelle zone previste nel distretto di trasformazione del Puc del 2017, un domani potranno esserci importanti opere di costruzione, che in scomputo degli oneri, garantiranno quella viabilità che si collegherà a questo ponte».

«Quando si amministra – conclude Biasi – Non si può pensare solo all’oggi, ma bisogna farlo con l’idea che le opere che si realizzano nel tempo non siano sprecate (e la Corte dei Conti dice che non sono sprecate), ma siano funzionali a una visione più ampia della programmazione cittadina».

ponte arco vallecrosia