Pieve di Teco, la processione della Buona Morte per le vie del centro incanta cittadini e turisti, «Tradizione che sta a cuore ai pievesi»
Luci spente in tutto il paese illuminato solo dalle torce infuocate dei confratelli incappucciati che hanno portato a spalla sotto il grande baldacchino nero la “cassa” del Cristo Morto
Pieve di Teco. «Una tradizione che sta a cuore ai pievesi» così Angelo Casella, membro della Confraternita della Buona Morte ha definito la processione che si è svolta ieri sera- dopo lo stop del covid- per le vie del centro storico per celebrare il Venerdì Santo che incantato cittadini e turisti. Luci spente in tutto il paese illuminato solo dalle torce infuocate dei confratelli incappucciati hanno portato a spalla sotto il grande baldacchino nero la “cassa” del Cristo Morto preceduti dalla banda di Pompeiana che ha suonato brani di marcia funebre.
«Attendiamo questo appuntamento con molto affetto- prosegue- perché ha radici nella storia di Pieve, coniuga tradizione e storia, la fede, la pievesità della nostra Confraternita che se vogliamo essere precisi si chiama la Venerabile Arciconfraternita segreta della Buona Morte orazione di Pieve di Teco. Molto segreta non lo è mai stata nel senso che il paese non ha le dimensioni così grandi da riuscire a nascondersi però il messaggio della segretezza è importante cioè di non rendere pubblico il bene fatto. Infatti nella nostra divisa la manica sinistra è più lunga di quella destra perché nello svolgere la carità la mano di sinistra non sappia quello che fa la destra a dimostrazione che la carità deve essere assolutamente disinteressata e gratuita. La Buona Morte è una confraternita religiosa ma anche con importanti compiti nel passato che riguarda la socialità per esempio l’assistenza prima e la sepoltura dopo nei confronti dei condannati a morte e occuparsi dei funerali di chi non se li poteva permettere».
«Tutto una grande sorpresa- commenta don Enrico parroco di Pieve che per la prima volta ha condotto la processione- tutto molto bello e toccante. Il silenzio è sicuramente la cosa che colpisce di più ed è il miglior modo di fare una processione di questo genere, di meditare sui misteri della morte di Cristo e quindi felice e motivato per la grande veglia pasquale e la messa solenne di domenica».