Ospedaletti, staffetta tra imprese per finire i lavori sulla ciclabile
Con la gettata del massetto esce di scena la Bua Costruzioni Generali e subentrano le ditte locali Edildue e Masala. Sindaco Cimiotti: «A maggio la pista riapre»
Ospedaletti. Si avviano verso la conclusione i lavori di ricostruzione della pista ciclabile di Ospedaletti (zona piazzale al mare) incominciati il 20 settembre del 2021. Verrà realizzato entro le prossime 24 ore l’ultimo intervento affidato alla Bua Costruzioni Generali di San Benigno Canavese (Torino) che si era aggiudicata la gara d’appalto del valore di 690 mila euro, in parte cofinanziati dal fondo strategico regionale 2020.
Alla Bua Costruzioni, che si è occupata fino a oggi delle opere strutturali, quali la ricostruzione dei giunti sismici, l’impermeabilizzazione della pista, il ripristino delle pendenze e finiture varie, spetta quale ultimo atto la gettata del massetto su cui verrà steso l’asfalto. Un giorno di lavori al termine dei quali l’impresa torinese dovrà lasciare il cantiere. Al suo posto subentreranno per la posa del manto e degli autobloccanti le ditte locali Impresa Masala di Camporosso e Edildue di Vallecrosia, a cui il municipio ha affidato gli interventi conclusivi per un importo inferiore ai 100 mila euro.
«A maggio la pista ciclabile sarà riaperta», – promette il sindaco Daniele Cimiotti che in questo anno e mezzo ha dovuto fare i conti con un appalto alquanto travagliato, foriero di provocare malumori fra i commercianti e le polemiche delle minoranze. Stando ai termini del progetto dell’architetto Sergio Raimondo di Ospedaletti e dall’ingegner Tiziano De Silvestri di San Lorenzo al Mare, il tempo utile per la conclusione dell’opera era fissato in 400 giorni a partire dal settembre 2021. A maggio del 2022, il primo cittadino era arrivato a ventilare la revoca dell’affidamento, a fronte dello sforamento del cronoprogramma parziale. Dall’ufficio Tecnico del Comune era partito un ordine di servizio per contestare i ritardi. Per salvare la stagione estiva, i lavori erano stati sospesi e aperto contestualmente un bypass. Poi, a seguito del rincaro dei prezzi dell’edilizia dovuto alla bolla del Superbonus 110 e alla guerra in Ucraina, l’impresa Bua aveva chiesto una aggiornamento del corrispettivo dovuto dall’ente locale nell’ordine di 23 mila euro, concesso dalla giunta Cimiotti. Infine, nelle scorse settimane, i rapporti tra Comune e Bua si sono cristallizzati in un accordo consensuale in “variante in diminuzione”, siglato al fine di chiudere il contratto in essere, scontando dal pagamento una minima parte di lavori previsti dall’appalto ma che non saranno eseguiti.