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Iniziato il Triduo Pasquale a Imperia: Duomo gremito di fedeli per l’antica tradizione della “Lavanda dei piedi”

6 aprile 2023 | 19:51
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Iniziato il Triduo Pasquale a Imperia: Duomo gremito di fedeli per l’antica tradizione della “Lavanda dei piedi”
Iniziato il Triduo Pasquale a Imperia: Duomo gremito di fedeli per l’antica tradizione della “Lavanda dei piedi”
Iniziato il Triduo Pasquale a Imperia: Duomo gremito di fedeli per l’antica tradizione della “Lavanda dei piedi”
Iniziato il Triduo Pasquale a Imperia: Duomo gremito di fedeli per l’antica tradizione della “Lavanda dei piedi”
Iniziato il Triduo Pasquale a Imperia: Duomo gremito di fedeli per l’antica tradizione della “Lavanda dei piedi”
Iniziato il Triduo Pasquale a Imperia: Duomo gremito di fedeli per l’antica tradizione della “Lavanda dei piedi”

oggi pomeriggio Monsignor Lucio Fabbris ha celebrato la Messa del Giovedì Santo durante la quale ha lavato i piedi ai ragazzi del catechismo

Imperia. Sono ufficialmente iniziate le funzioni religiose del cosiddetto “Triduo Pasquale” ovvero i tre giorni che precedono la festa di Pasqua: la festività più importante in assoluto del calendario cristiano.

In questi tre giorni, nei quali si ricorda la passione e poi la morte di Gesù, sono tantissime le tradizioni religiose che si perpetrano da secoli e che animano le comunità dei fedeli di tutta la provincia; inoltre ogni paese, ogni borgo, ogni città hanno le proprie usanze uniche nelle loro sfumature e peculiarità.

Durante il giovedì, detto anche Giovedì Santo, si ricorda più nello specifico l’Ultima Cena ovvero l’ultimo pasto conviviale che Cristo avrebbe fatto assieme agli apostoli prima di essere catturato e crocifisso; in questa occasione si ricorda l’istituzione del sacramento cristiano dell’Eucarestia e, stando alla memoria dei vangeli, anche la cosiddetta “Lavanda dei Piedi” ovvero il forte gesto che Gesù fece lavando i piedi agli apostoli per ricordare ed insegnare loro il profondo valore dell’umiltà e del servizio al prossimo come antidoto alla superbia.

Questo gesto rimase fin da subito nell’immaginario collettivo cristiano che lo inserirono nel rito religioso che ogni anno ricorda quegli eventi; il sacerdote, infatti, durante la messa si spoglia della veste liturgica e si cinge i fianchi con un grembiule per poi lavare i piedi ad alcuni presenti, solitamente membri delle confraternite o bambini, ricordando l’esempio di Cristo.

Anche nella basilica di San Maurizio e Compagni Martiri a Porto Maurizio si è svolto oggi pomeriggio tale rito con il parroco Mons. Lucio Fabbris che ha lavato i piedi ai ragazzi del catechismo parrocchiale. Dopo questa cerimonia religiosa stasera le confraternite cittadine si alterneranno nelle varie chiese per cantare i tradizionali canti accanto ai cosiddetti “Sepolcri”.