Imperia, celebrazioni in ricordo della consegna della Medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza
«In questa provincia 3600 partigiani hanno combattuto, sopratutto nell’entroterra tante battaglie per scacciare l’occupazione tedesca nazista e il fascismo»
Imperia. Una cerimonia per ricordare la consegna della Medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza proprio nei locali della Provincia dove nel 1980 l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini si era recato in visita. Ma anche per ricordare chi la Liberazione non l’ha vista perché morto nei campi di sterminio, come il fratello del Presidente della repubblica Sandro Pertini. Quarantatré anni dopo, il ricordo, assieme agli alunni delle scuola Nazario Sauro, il vice presidente della Provincia Armando Biasi, Giovanni Rainisio, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e Simone Falco, presidente Aned Savona-Imperia.
«Apriamo le celebrazioni del 25 aprile per il 78esimo anniversario della Liberazione dal nazi fascsimo- spiega Simone Falco, presidente Aned Savona- Imperia- oggi è la giornata dove ricordiamo il conferimento della medaglia d’oro al valor militare alla Provincia di Imperia ma anche tutti i caduti della lotta di Liberazione della I zona, i deportati che non fecero ritorno dai campi nazisti e che non videro la Liberazione del 25 aprile come fu per Eugenio Pertini, fratello del Presidente Sandro Pertini morto nel lager di Flossengerg il 20 aprile del 1945».
«La Provincia di Imperia – ricorda Giovanni Rainisio– presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Imperia- è stata la prima provincia a ricevere la medaglia d’oro al valor della resistenza perché fino al 1980 le medaglie d’oro erano state consegnate alle città come Genova e Savona. Noi, essendo una piccola provincia ed essendo che la Resistenza non si è concentrata in una sola città ma è stata molto presente su tutto il territorio, da Ventimiglia fino a Ceriale, perché la I zona Liguria comprende anche una parte della provincia di Savona, dopo una lunga discussione tra le associazioni e le istituzioni si è deciso di non chiedere la medaglia d’oro per il comune di Imperia ma per la provincia. È stato un percorso molto lungo, domanda è stata avanzata nel 1977, tre anni prima della consegna e l’Istituto Storico è stato il primo attore dato che ha dovuto fornire tutta la documentazione».
«La provincia di Imperia- prosegue Rainisio- aveva tutti i requisiti per avere la medaglia d’oro. Nella nostra provincia c’è stata un forte lotta partigiana, siamo una provincia di confine e la presenza dei tedeschi era molto agguerrita e numerosa, soprattutto nell’ultima parte della Resistenza quando i tedeschi hanno iniziato a pensare di ritirarsi ci sono state tante rappresaglie, tante uccisioni e tante battaglie e rastrellamenti. Questo ha portato ad una situazione molto difficile e ci sono state quarantadue strage di civili da rappresaglia dei tedeschi, ci sono stati 600 mori partigiani e 100 morti civili. Abbiamo avuto più di 800 deportati tra militari, civili e politici e tutte quelle categorie che i nazi fascisti ritenevano nemici. In questa provincia 3600 partigiani hanno combattuto, sopratutto nell’entroterra tante battaglie per scacciare l’occupazione tedesca nazista e il fascismo».
L’evento è stato organizzato dall’Aned di Savona-Imperia con il patrocinio della Provincia e dal Comune di Imperia, dall’Isrec e dall’Anpi Provinciale.